Sparatoria a San Severo: mons. Checchinato (San Severo), “solo il bene è capace di aprirsi al futuro e di costruirlo”

A “Maria Assunta in cielo, regina della pace, rivolgo la mia preghiera perché i violenti lascino intenerire il loro cuore indurito dalle sue parole di pace e di fede, registrate dal Vangelo di Luca; quelle parole pronunciate secoli e secoli fa appartengono ad un tempo crudele e violento, non meno di quanto lo sia l’oggi della nostra città e del nostro territorio. Con quelle parole Maria ricorda a chi ha lo sguardo avvelenato da logiche di potere e di violenza che ‘Dio rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili’: ci ricorda cioè che il male produce solo nuovo male; ed è solo il bene che è capace di aprirsi al futuro e di costruirlo”. Lo scrive il vescovo di San Severo, mons. Gianni Checchinato, “a seguito dell’ultimo fatto criminoso avvenuto sulle strade della nostra città (sabato 14 agosto, ndr), che è costato la vita ad una persona e il ferimento di altre due coinvolte solo perché si trovavano nel posto dell’uccisione”.
Mons. Checchinato entra nel merito e si rivolge a chi ha commesso il male: “A voi, fratelli assassini, chiedo: che vita è la vostra? Quale vita sognate per le vostre famiglie e soprattutto per i vostri figli? Riuscite a guardarli negli occhi? Voi che non vi fate scrupoli a sparare anche ai bambini vi domandate in quale città vivranno, in quale città vivremo?”.
Il presule aggiunge: “Maria ricorda anche a ciascuno di noi che la pace – che è bene di tutti – va costruita da tutti, nessuno escluso; che l’orgoglio e la superbia di chi pensa di vivere la propria fede disinteressandosi della storia in cui è inserito saranno sbaragliati da Dio che ‘disperde i superbi nei pensieri del loro cuore’”.
Il vescovo chiede a tutti i credenti e a tutte le donne e gli uomini di buona volontà “di pregare Dio per chi è vittima della violenza, per chi ne è artefice, per chi si fa complice con l’omertà, e per chi non assolve responsabilmente il proprio dovere, per le donne e gli uomini che hanno responsabilità pubbliche”.
Infine, a tutti rivolge “un invito accorato ad impegnarci per il bene della nostra città, per l’educazione delle nuove generazioni, per il rispetto della legalità e a fare fronte comune contro il sopruso e la violenza. Che il Signore ci aiuti a credere ancora che ‘effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza’ (Isaia 32,17). E Maria, regina della pace ci accompagni verso questa meta”.

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