Festa dell’Assunta: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “il nostro corpo è prezioso ed è importante la vicinanza umana e fisica”

Il 15 agosto la Chiesa celebra la solennità dell‘Assunzione e in Alto Adige oltre 50 chiese, compreso il duomo di Bolzano e quello di Bressanone, festeggiano anche la loro patrona, in quanto dedicate a Maria Assunta. Il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, ha celebrato la festa nel duomo di Bolzano e ha sottolineato quanto sia importante in tempo di Covid esprimere vicinanza umana e fisica.
“Sapete cosa mi manca particolarmente in questo tempo di Covid? La stretta di mano”, ha esordito il vescovo nella sua omelia. “Abbiamo preso nuovamente coscienza del bisogno di contatto fisico, che è vitale dall’inizio alla fine della vita”. Il coronavirus ci chiede di stare accanto alle persone ma senza avvicinarsi troppo, ha sottolineato il presule, “e forse ci aiuta a diventare anche più attenti verso l’altro: con un contatto visivo sincero, un cenno consapevole, un sorriso. Anche queste sono forme di relazione fisica.”
Proprio la festa dell’Assunzione di Maria in cielo mette in primo piano anche il corpo, ha rimarcato il vescovo: “Questa festa è una risposta alla domanda che l’umanità si pone da tempo immemorabile: cosa succede ai nostri corpi dopo la morte?”. A tale riguardo mons. Muser ha ricordato che il corpo è più di un abito da mettere e togliere: “Io sono anche il mio corpo e non solo la mia anima, la fede cristiana mi promette che c’è una vita dopo la morte. Non possiamo immaginare come sarà, ma tutto ciò che appartiene all’essere pienamente umano, anima e corpo, sarà completamente realizzato nella vita eterna”. È questo, ha sottolineato il presule, il messaggio gioioso della festa dell‘Assunta: “Maria è già in cielo, non solo con la sua anima ma anche nel corpo”.
Nel rispettare le regole anti contagio e il distanziamento, ha concluso mons. Muser, “speriamo di aver già imparato un’altra cosa: quanto sia prezioso il nostro corpo, quanto sia importante la vicinanza umana e fisica e quanto sia necessario non solo pensare la vicinanza, ma mostrarla ed esprimerla”. Durante la celebrazione nel duomo di Bolzano ha avuto luogo anche la tradizionale benedizione dei mazzi di fiori e erbe aromatiche.

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