Giovani missionari: da oggi “Next Generation”. Rocca (Missio), “grande attenzione ai poveri della Terra”

“Ci chiediamo perché un giovane oggi debba avvinarsi alla missione, quali motivazioni possano condurlo alla scelta di camminare, per un tratto o per l’intera vita, sulla strada dell’annuncio, al fianco delle sorelle e dei fratelli, per testimoniare al mondo l’impatto che la Buona Notizia ha avuto sulla propria esistenza”. Esordisce così Giovanni Rocca (nella foto), segretario nazionale di Missio Giovani che il 24 e 25 aprile propone il Meeting nazionale dei Giovani missionari, con 200 partecipanti da tutta Italia.
“Le nuove generazioni appaiono spesso indifferenti ai problemi del mondo. Eppure Missio Giovani può dirsi testimone del grande interesse che moltissimi giovani manifestano per gli ultimi della Terra, per gli impoveriti e gli oppressi: è a loro che ci sentiamo inviati, riscoprendoci dono per il prossimo”. Rocca spiega al Sir: “scopriamo che il Vangelo porta con sé la freschezza: un messaggio che non solo raggiunge il cuore di ciascuno ma che si arricchisce con le speranze di chi lo annuncia. I giovani custodiscono sogni ai quali non pongono confine: quando questi desideri incontrano la Parola viva, ecco che quell’annuncio riacquista gioventù. Nell’andare, nel raggiungere l’altro per camminare insieme, riscopriamo i valori della semplicità, dell’essenziale e della condivisione, spesso distanti dal nostro modo di vivere quotidiano”.
Comincia dunque oggi la due-giorni online targata Missio Giovani, intitolata “Next Generation”, per “ravvivare l’entusiasmo missionario tra le nuove generazioni costrette da diversi mesi all’immobilità e all’attesa”. L’evento arriva dopo più di un anno dall’ultimo incontro in presenza, e a tre anni dall’ultimo Convegno missionario giovanile (Comigi), tenutosi a Sacrofano nel 2018. L’imntento è anche quello di preparare il prossimo Comigi, che dovrebbe tenersi nell’aprile 2022. “Missio Giovani suona la carica con un evento dedicato alla partenza, alle esperienze di volontariato sul territorio e, più in generale, al porsi al fianco del fratello che soffre, per camminare sulla strada della missione e trovarvi il proprio percorso di vita”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia