Russia: sciolta ong Memorial che difende diritti umani e democrazia. Pejcinovic Buric (CdE), “notizia devastante per la società civile”

(Foto coe.int)

La Corte suprema della Russia ha deciso di sciogliere “Memorial”, una organizzazione nata nel 1989 dal dissidente Andrej Sakharov per documentare gli atti della repressione sovietica e che ha continuato fino ad oggi a denunciare violazioni dei diritti nel Paese post-sovietico. L’ong era stata iscritta nel 2016 nel registro degli “agenti stranieri” e oggi il verdetto, in una sala della Corte affollata di giornalisti: l’ong viola la legge sugli agenti stranieri e non rispetta le regole imposte, l’accusa. Immediate le reazioni di condanna di questa decisione. Da Strasburgo, la segretaria generale del Consiglio d’Europa ha commentato: “lo scioglimento di Memorial segna un giorno nero per la società civile nella Federazione Russa” e una “notizia devastante per la società civile”. Secondo Marija Pejcinovic Buric “l’esistenza e lo sviluppo delle organizzazioni della società civile sono un pilastro essenziale di qualsiasi democrazia europea”. Con questo passo la Federazione russa “sembra allontanarsi ulteriormente dai nostri standard e valori europei comuni”. A nulla sono valsi “i nostri ripetuti appelli a riconsiderare la legge sugli agenti stranieri” e “la nostra offerta di rivedere la legislazione in linea con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo”, riferisce ancora la segretaria generale: “questo è altamente deplorevole”. Ciononostante il Consiglio continuerà ad “offrire la nostra assistenza e competenza”.

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