Fondazione Mazzolari: nel nuovo numero di “Impegno” la spiritualità di don Primo

“Mazzolari riesce a coniugare in modo originale umano e cristiano, quasi prefigurando la linea del Concilio Vaticano II in ‘Gaudium et spes’. Gesù Cristo rivela l’uomo all’uomo: ciò significa che l’autenticamente umano è pienamente cristiano”. Lo scrive don Bruno Bignami nel numero in uscita della rivista “Impegno” della Fondazione Mazzolari (2/2021). L’articolo si intitola “Inquietare con intelligenza e carità. Appunti per una spiritualità di don Primo”. Si tratta di una rilettura del parroco-scrittore dal punto di vista dell’interiorità e delle motivazioni che lo hanno spinto ad essere il prete conosciuto da molti, e del quale è aperto il processo di beatificazione. “La provocazione che ci offre Mazzolari – scrive Bignami, direttore dell’Ufficio Cei della pastorale sociale e postulatore della causa di beatificazione – è quella di abitare il nostro tempo da discepoli credibili del Vangelo. C’è bisogno di un’umanità convertita dall’incontro con Gesù Cristo”.
La rivista si apre con l’editoriale della presidente della Fondazione, Paola Bignardi, con un articolo titolato “Cammino sinodale: una Chiesa in ascolto. Riconoscere la crisi, cercare strade nuove”. Quindi un testo di Giorgio Campanini: “Da una ‘cristianità in stato di assedio’ a una Chiesa aperta e missionaria”. Tra gli altri contributi: Cristiano Passoni, “Una lettura spirituale: leggersi personalmente, conoscersi in Dio e ritrovarsi sempre amici”; Domenico Sigalini, “Fratello Giuda e La più bella avventura mi hanno aiutato a rimotivare la fede”; Matteo Borsani, “Quel prete che continua a parlare alle donne e agli uomini di oggi”.

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