Migranti: mons. Valentinetti (vescovi Abruzzo e Molise), “sì alla campagna Lanterne verdi, cessi la sofferenza alle frontiere”

“Alle frontiere della nostra casa comune, l’Europa, si soffre, si muore di fame e di freddo: si muore anche di delusione e di disperazione. Il Mediterraneo, la nostra frontiera con il continente africano è un cimitero senza lapidi, come ha ricordato Papa Francesco. Alle frontiere dell’Europa si sono alzati 10 muri e i sono chiuse le porte ai diritti, alla democrazia”. Così mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne e incaricato della Conferenza episcopale abruzzese e molisana, commenta e rilancia l’iniziativa “Lanterne verdi”, per ricordare il dramma dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia. “La campagna ‘Lanterne verdi’ rappresenta un’ulteriore occasione per richiamare l’attenzione sul mondo della migrazione oggi e per ricordare i diritti fermati alle frontiere di alcuni Paesi europei – afferma mons. Valentinetti –. Sono i diritti di persone in fuga perché la loro casa è stata distrutta dalle guerre e dai disastri naturali, da torture e violenze: persone che hanno perso tutto. Sono i diritti di 84 milioni di persone. Per loro il semaforo è sempre rosso. Nessuno può passare, cercare la libertà, la sicurezza e la pace che sono diritti per ogni persona, ogni famiglia. Per loro non c’è posto”. Con l’adesione alla campagna “Lanterne verdi”, conclude, “vogliamo invitare anche noi ad accendere la luce verde al semaforo delle frontiere, così che cessi la sofferenza, la morte e siano tutelati i diritti di chi è in cerca di asilo, di protezione e di sicurezza”.

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