Papa Francesco: messaggio 55ª Giornata mondiale comunicazioni sociali, “uscire dalla comoda presunzione del ‘già saputo’ e mettersi in movimento”

“Per poter raccontare la verità della vita che si fa storia è necessario uscire dalla comoda presunzione del ‘già saputo’ e mettersi in movimento, andare a vedere, stare con le persone, ascoltarle, raccogliere le suggestioni della realtà, che sempre ci sorprenderà in qualche suo aspetto”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la 55ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali che quest’anno si celebra, in molti Paesi, il 16 maggio, Solennità dell’Ascensione del Signore. Nel documento, intitolato “‘Vieni e vedi’ (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono”, il Santo Padre invita a “venire e vedere” come “suggerimento per ogni espressione comunicativa che voglia essere limpida e onesta: nella redazione di un giornale come nel mondo del web, nella predicazione ordinaria della Chiesa come nella comunicazione politica o sociale”. Quindi il Papa si sofferma sul tema dell’informazione: “La crisi dell’editoria rischia di portare a un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer, ai terminali delle agenzie, sulle reti sociali, senza mai uscire per strada, senza più ‘consumare le suole delle scarpe’, senza incontrare persone per cercare storie o verificare de visu certe situazioni. Se non ci apriamo all’incontro – osserva il Pontefice -, rimaniamo spettatori esterni, nonostante le innovazioni tecnologiche che hanno la capacità di metterci davanti a una realtà aumentata nella quale ci sembra di essere immersi”.

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