Reddito di cittadinanza: Conte, “efficacia non può essere verificata a meno di un anno dall’entrata in vigore”

“La valutazione sull’efficacia del Reddito di cittadinanza non può essere verificata a meno di un anno dalla sua entrata in vigore in quanto richiede un tempo congruo per poterne valutare con completezza l’efficacia. Resta fermo l’impegno determinato del governo ad attuare nella sua massima potenzialità il Rdc al fine di migliorarne la capacità di contrasto alla povertà e, soprattutto, di incentivare il reinserimento socio-economico nell’ambito della definizione dell’Agenda 2020-2023”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, intervenendo al Question time nell’aula di Palazzo Madama.
“Il Reddito di cittadinanza – ha ricordato il premier – è una misura volta ad introdurre in Italia uno strumento universale di contrasto alla povertà, di sostegno all’inclusione sociale e alla formazione al reinserimento al lavoro”. “È stato concepito come una misura di giustizia sociale”, ha rivendicato Conte, parlando del provvedimento preso “potenziando” il Reddito d’inclusione.
La “duplice natura” del Rdc – “sostegno al reddito” e “strumento di politica attiva del lavoro” – “lo pone in linea con le migliori pratiche di welfare già sperimentate in numerosi Stati membri dell’Ue nonché con quanto auspicato dal pilastro dei diritti sociali”, ha proseguito il premier. “Circa la metà dei nuclei beneficiari del Reddito di cittadinanza tenuti agli obblighi di attivazione – ha spiegato – viene indirizzato ai Servizi dei Comuni competenti in materia di contrasto alla povertà al fine della definizione di un patto per l’inclusione sociale”. Per quanto riguarda “l’efficacia complessiva”, questa “non può essere valutata soltanto dalla percentuale di beneficiari che hanno trovato un’occupazione, va esaminata nel suo complesso soprattutto con riguardo al profilo della capacità di preservare diritti essenziali, la dignità della persona e del suo nucleo famigliare, garantendo ai beneficiari non solo e soltanto un sostegno economico ma anche un insieme di servizi di accompagnamento, di supporto per l’inclusione sociale e lavorativa, favorendo la capacità autonoma di contribuire alla propria comunità impedendo la trasmissione intergenerazionale della povertà”.

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