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Mutilazioni genitali femminili: Onu e Ue, “forma di violenza contro le donne, atto barbarico che deve finire”

Sono 500mila le ragazze e le donne in Europa che sono state sottoposte a mutilazione genitale femminile; 200 milioni nel mondo. In Europa 180mila giovani ne sono a rischio ogni anno. Oggi, Giornata mondiale contro la mutilazione femminile, anche l’Unione europea alza la sua voce contro questa pratica. “Non possiamo permettere che ciò accada. La prossima settimana, il Parlamento voterà una strategia per porre fine alla mutilazione genitale femminile in tutto il mondo”, ha reso noto con un tweet il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Nessuna frontiera, tradizione, cultura o religione può giustificare questo atto barbarico”, ha fatto eco la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. “Questa grave violazione dei diritti umani deve finire”. Per il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si tratta di una “forma di violenza contro le donne radicata nel desiderio di potere e controllo che pervade la disuguaglianza di genere”. Per questo “è tempo di provi fine e sostenere pienamente i diritti, la dignità e la salute di donne e ragazze ovunque”.

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