Alunni disabili: Istat, insufficienti gli insegnanti specializzati per il sostegno. Crescono le ore fruite ma anche l’insoddisfazione delle famiglie

Nell’anno scolastico 2018/2019, gli insegnanti per il sostegno nelle scuole italiane sono quasi 173mila (fonte Miur). A livello nazionale il rapporto alunno-insegnante (pari a 1,6 alunni ogni insegnante per il sostegno) è migliore di quello previsto dalla Legge 244/2007 che prevede un valore pari 2. Tuttavia mancano gli insegnanti specializzati e il 36% dei docenti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari; sono docenti che rispondono ad una domanda di sostegno non soddisfatta, ma non hanno una formazione specifica per supportare al meglio l’alunno con disabilità. È quanto emerge dal report “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità” per l’anno scolastico 2018-2019 diffuso oggi dall’Istat.
Il rapporto mette in luce come ci siano anche in questo ambito differenze territoriali: il fenomeno è più frequente nelle regioni del Nord, dove la quota di insegnanti curriculari che svolge attività di sostegno sale al 47%, e si riduce nel Mezzogiorno attestandosi al 21%.
“Anche la formazione in tecnologie educative, fondamentale per l’utilizzo corretto della strumentazione a supporto della didattica, risulta ancora poco diffusa: nel 12% delle scuole italiane – spiega l’Istat – nessun insegnante per il sostegno ha frequentato un corso specifico per l’utilizzo appropriato delle tecnologie a supporto della didattica, nel 64% delle scuole soltanto alcuni docenti hanno frequentato corsi, mentre nei restanti casi (24%) tutti gli insegnanti hanno frequentato almeno un corso”.
Inoltre, nelle scuole italiane gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione (Assistente ad personam) che affiancano gli insegnanti per il sostegno, sono poco meno di 54mila (19 per 100 alunni con disabilità). A livello nazionale il rapporto alunno/assistente è pari a 4,8; nel Mezzogiorno cresce a 5,8 con punte massime in Campania e in Molise, dove supera rispettivamente la soglia di 14 e 13 alunni per ogni assistente. La presenza di assistenti aumenta nelle regioni del Centro e del Nord (4,4) raggiungendo i livelli più alti nella Provincia Autonoma di Trento e nelle Marche, con un rapporto che non supera la soglia di 3 alunni per assistente.
Per quanto riguarda le ore settimanali di sostegno fruite da ciascun alunno del primo ciclo, la media è risultata pari a 14,1 con una maggiore dotazione nella scuola primaria (15,4 ore) rispetto alla scuola secondaria di primo grado (12,3). A livello territoriale si osservano differenze per entrambi gli ordini scolastici, con un numero di ore maggiore – mediamente 2 – nelle scuole del Mezzogiorno.
Negli ultimi cinque anni le ore di sostegno settimanali hanno subito un incremento del 18% (2,1 ore in più a settimana per entrambi gli ordini scolastici). Ciononostante, “quasi il 6% delle famiglie ha presentato ricorso al Tar, ritenendo l’assegnazione delle ore non idonea”. A ciò si aggiungono problemi legati alla mancata continuità del rapporto studente-insegnante.

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