Cyberbullismo: Ciardi (Polizia postale), “stare dietro a un display fa sentire i ragazzi invulnerabili”. “Necessaria rivoluzione culturale”

Aumentano i reati commessi nel web e cala l’età delle vittime del cyberbullismo. È questo il quadro offerto dalla Polizia postale oggi durante l’incontro organizzato dal Moige, a Roma, per la presentazione della campagna “Giovani ambasciatori contro il bullismo e Cyber risk, in giro per l’Italia”, in occasione dell’Internet day 2020. “Non porto uno spaccato rassicurante”, commenta Nunzia Ciardi, direttore della Polizia postale e delle comunicazioni. “I nostri numeri – continua – non rendono giustizia al fenomeno perché le denunce sono la punta dell’iceberg. Gli adulti hanno la tentazione di arretrare e pensare di non far parte del mondo dei social. Il problema non è tecnico ma gli adulti devono dare gli anticorpi”. “Vedo drammi ed episodi che non fanno bene ai ragazzi. Il problema vero è culturale. Come Polizia di Stato siamo interpreti di un ruolo di repressione ma in questo campo non ci può essere una risposta semplice. Non basta una norma o una sanzione”. “Lo stare dietro a un display ha un effetto dirompente che fa sentire i ragazzi invulnerabili. Tutto questo ci richiede una strada che è la rivoluzione culturale e una educazione diversa per usare un mezzo così pervasivo come la rete”.

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