“Cristo, nostra speranza, è risorto. Alleluia!”. Questa, scrive il vescovo di Alba, mons. Marco Brunetti, nel suo messaggio per Pasqua, “è la notizia più grande che dovremmo diffondere nel mondo intero in questo momento storico così difficile per la nostra società”.
Per il presule, “la speranza è ciò che più di altre cose deve caratterizzare il nostro desiderio personale e sociale. Tutti noi abbiamo bisogno di speranza per dare senso e significato alla nostra vita e per evitare ogni tipo di disperazione e di morte”.
Il vescovo cita varie “speranze” per situazioni difficili, a livello mondiale, europeo, locale. “La speranza che questa assurda guerra in Terra santa, in particolare a Gaza, finisca e termini di portare morte e distruzione, soprattutto di bambini e civili indifesi. La speranza che gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas siano rilasciati e riconsegnati alle loro famiglie che sono angosciate e disperate”. La speranza che “anche in Ucraina termini il conflitto, cessino i morti e le distruzioni; e si torni al più presto alla pace; che l’invasore russo si ritiri dalle zone occupate e torni la pace”. La speranza che “l’Europa non spenda milioni di euro per riarmarsi a scapito di tanti bisogni sociali e sanitari”. La speranza che “chi è per strada, perché povero e disoccupato, trovi una casa e un lavoro dignitoso, anche se emigrante”. La speranza che “si risolva la crisi industriale della Diageo e di altre imprese sul territorio, portando serenità per il futuro di tutte le famiglie coinvolte”. La speranza che “le persone che vivono nella casa lavoro Giuseppe Montalto di Alba trovino sbocchi per la loro vita, con progetti sociali realizzabili”. La speranza “di guarire ed essere curati da malattie inguaribili”. “Si potrebbe continuare a lungo, in quanto tutti noi coltiviamo nel cuore delle speranze, anche non dette”, sottolinea il presule.
“La Pasqua ha senso se la riconosciamo in ciò che rappresenta: la vittoria della vita sulla morte, della luce sulle tenebre, della pace sull’odio; e in quanto tale può realizzare e portare a compimento ogni nostra speranza, anche quelle più recondite e indicibili. A ogni uomo e a ogni donna di buona volontà della nostra città e della nostra diocesi auguro una santa Pasqua di autentica speranza”, conclude mons. Brunetti.