La possibilità di prevenire i suicidi è confermata anche dalle evidenze scientifiche: lo sottolinea Maurizio Pompili, ordinario di Psichiatria presso Sapienza Università di Roma e direttore della Unità operativa complessa di Psichiatria presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma, intervenuto a un incontro al Senato attraverso un video-messaggio. “Il punto centrale dal quale è fondamentale partire – spiega – è la piena consapevolezza che gli individui a rischio di suicidio, in realtà, non vorrebbero affatto morire, vorrebbero soltanto che il loro dolore mentale, diventato insopportabile, venisse alleviato. La prevenzione del suicidio, quindi, è possibile e il primo passo è riconoscere questa sofferenza e impegnarsi per alleviarla”. “Nei momenti di crisi – aggiunge – l’intervento di operatori della salute mentale è fondamentale, ma anche le helpline rivestono un ruolo cruciale: sapere di avere la possibilità di chiamare, in qualsiasi momento, un interlocutore sensibile rappresenta, per chi vive un momento di difficoltà, un aiuto fondamentale per ritrovare la connessione con le proprie parti vitali e far riemergere la volontà di andare avanti”. Esistono tre tipi di prevenzione del suicidio: “La prevenzione primaria che riguarda la consapevolezza sul tema del suicidio a livello delle collettività generale; la prevenzione secondaria che riguarda i gruppi che potrebbero essere esposti maggiormente al fenomeno e la prevenzione terziaria, relativa a quanti sono entrati già in contatto con l’’esperienza suicidaria. A ciascun livello corrispondono diversi interventi e diversi interlocutori, ma sono tutti fondamentali per prevenire un fenomeno così d’impatto nell’ambito della salute pubblica. Formazione e sensibilizzazione sono cruciali, perché più rendiamo gli operatori e la collettività consapevoli della problematica suicidaria, più stiamo lottando per ridurre questo fenomeno. In ogni ambito della società deve essere chiaro il messaggio che, se si è in crisi e si sperimenta il desiderio di morire, la possibilità di essere sostenuti esiste”.
Al termine dell’incontro, il senatore Guido Quintino Liris ha presentato un disegno di legge per la prevenzione del suicidio. “Parlare di suicidio è difficile, ma necessario – ha affermato –. Da medico riconosco l’importanza di individuare la sofferenza psicologica prima che diventi irreversibile; come senatore, sento il dovere di tradurre questa consapevolezza in azione politica. I dati di Telefono Amico Italia rivelano un’emergenza sociale spesso invisibile e marginalizzata per tabù e paure ingiustificate. È urgente rompere il silenzio e migliorare la capacità del Paese di prevenire il fenomeno. Ho quindi presentato un disegno di legge per potenziare gli strumenti di prevenzione, offrire sostegno a chi è in difficoltà e garantire ascolto a chi vive questa sofferenza e ai loro familiari. Migliorare la consapevolezza sul suicidio e rafforzare le misure di prevenzione significa salvare vite; come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di agire con determinazione”.