Scuola: mons. Giulietti (Lucca), “coltivare speranza e originalità. Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati modelli per i giovani”

Invita a coltivare la speranza e vivere una vita piena mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, nel messaggio al mondo della scuola in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico. In un’epoca di conflitti e violenza è ancora sensato coltivare la speranza? Un interrogativo che, come osserva Giulietti, è decisivo per i giovani studenti che si preparano ad affrontare un futuro che sembra incerto. In questo scenario è necessario che la scuola si inserisca non come semplice luogo dove “tramettere e acquisire nozioni, ma dove abilitare a stare al mondo in modo consapevole, efficace e responsabile”. Nel suo messaggio egli condanna il conformismo in favore dell’originalità, proponendo come fonte di ispirazione Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, recentemente proclamati santi da Papa Leone XIV. Nonostante abbiano vissuto epoche diverse, hanno in comune grandi sogni e solidi ideali. “Sono stati studenti appassionati – continua l’arcivescovo – motivati a impegnarsi e a vivere al meglio le opportunità offerte dalla comunità scolastica. Hanno vissuto la scuola coltivando grandi speranze, e se la morte ha loro impedito di realizzare i grandi progetti che avevano in cuore, hanno comunque lasciato una testimonianza di una vita di assoluto valore”. Invita quindi a “rianimare la speranza”, in linea con il Giubileo ordinario che volge al termine, mettendosi in cammino vivendo ogni passo con pienezza orientati verso una meta chiara. Alle scuole di ispirazione cristiana lascia poi una missione: “testimoniare la bellezza di un’educazione non schiacciata sul vivacchiare e sull’omologazione, ma entusiasta nel coltivare i talenti e le aspirazioni delle nuove generazioni”.

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