In tempi critici come i nostri (guerre, crisi ecologica, corruzione nelle politiche, il male che infetta persino le religioni…), ricompare una parola antica: “apocalisse”. Parola che però non significa “disastro” bensì “rivelazione” e rimanda a una serie di testi del mondo biblico che guardano alla storia – passata, presente e futura – per esplorarne il senso.
Che siano legati al Primo o al Nuovo Testamento, essi sono accomunati da immagini dai colori intensi, da visioni enigmatiche e da parole che ne dischiudono il senso. Non a caso ad essi hanno spesso guardato l’arte, il cinema e la letteratura, ma anche la riflessione teologica e filosofica, per trarne suggestioni ed ispirazione. Entrare nel mondo dell’apocalittica, però, non è facile: letture ingenue e fondamentaliste rischiano di suggerire approcci distorti e persino violenti.
Il numero 267, il terzo del 2025, della rivista “Credere Oggi”, intitolata “Apocalittica oggi”, esplora tale realtà, per cogliere la complessità e la ricchezza dei testi e soprattutto per ritrovare quella radicale dimensione di speranza che ne costituisce il nocciolo, aprendo all’attesa di un compimento in Dio del mondo e della storia.
Una lettura preziosa, dunque, per questo Anno giubilare, grazie ai contributi di Duilio Albarello, Noemi Beccaria, Andrea Bigalli, Ida De Michelis, Claudio Doglio, Lourdes Garcia Urena, Rosario Gutierrez Carrera, Carlo Manunza, Luca Pedroli, Luigi Santopaolo, Piero Stefani, Leszek Szadowski, Emanuela Valeriani.
Nel suo editoriale Simone Morandini, direttore editoriale di “Credere Oggi”, parla di “Apocalittica: catastrofe o speranza?”, mentre de “L’apocalittica oggi, tra filosofia e teologia” trattano Duilio Albarello (Istituto Superiore di Scienze Religiose di Fossano – Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano) e Noemi Beccaria (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).