Questa mattina l’Università “Haxhi Zeka” di Peja, in Kosovo, ha conferito a mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, la laurea Honoris causa per l’impegno a promuovere l’educazione, i diritti umani, il dialogo interreligioso. Nella motivazione per il riconoscimento, il rettore Armand Krasniqi ha sottolineato che “l’assegnazione del titolo rappresenta un momento storico che unisce le tradizioni accademiche con gli sforzi per la pace e il miglioramento sociale in una delle regioni più sensibili dei Balcani, testimoniando l’impegno dell’Università nei confronti dei valori umani”.
Nella Lectio magistralis, mons. Paglia ha dedicato il riconoscimento a due importanti figure del Kosovo contemporaneo, la cui visione umana e sociale è capace di “portare una luce che dissolve le ombre cupe del presente”. “Care amiche e cari amici – ha detto -, in questo cielo buio brillano le due stelle: Ibrahim Rugova e Madre Teresa. Sono due albanesi che si sono imposti non con la forza delle armi, non con la prepotenza del potere, bensì con la forza debole dell’amore e della non violenza. La loro visione era larga, lungimirante. Si affermarono per attrazione non per imposizione. Erano davvero ‘popolari’ nel senso forte del termine, ossia del popolo e per il popolo. Oggi lo sottolineiamo: erano ambedue albanesi e nello stesso tempo cittadini universali”. Per quanto riguarda Madre Teresa, Paglia ha affermato: “Ricordo l’emozione personale quando visitai il santuario di Letniza dove la diciannovenne albanese Anjeze Gonxhe sentì la vocazione missionaria per recarsi in India scegliendo di servire i più poveri dei poveri. Da un piccolo luogo nelle montagne kosovare, quella ragazza sognò un mondo nuovo”. “E’ giusto gloriarsi anche di Ibrahim Rugova – ha aggiunto Paglia -. A lui dedico in modo particolare questa laurea. E’ stato per me un amico carissimo. E non solo. E’ stato e resta un uomo con il quale ho condiviso la sua visione larga e lungimirante”.