Secondo i dati più recenti, 1 bambino su 36 rientra nello spettro autistico. E se cresce in ambito scientifico la sensibilità su questi temi, spesso la preparazione del personale clinico non è ancora adeguata alle esigenze delle persone autistiche.
L’occasione per un confronto è la conferenza “La qualità delle cure nel disturbo dello spettro autistico: difficoltà attuali e prospettive future”, promossa oggi, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, dall’Associazione “Scopriamo l’autismo”, accolta con entusiasmo da Vincenzo Di Lazzaro, preside della Facoltà dipartimentale di Medicina e chirurgia dell’Università Campus Biomedico (Ucbm) di Roma e ospitata nell’Aula magna dell’Ateneo. Obiettivo, “fornire ai medici di domani una formazione più ‘olistica'”, afferma Andrea Rossi, AD e DG Ucbm. Il seminario, spiegano i promotori, “nasce dal desiderio di stimolare una riflessione profonda e aggiornata su una condizione sempre più diffusa – quella delle persone autistiche – ma ancora troppo poco compresa all’interno dei contesti clinici e formativi”.
Nel corso dei lavori Barbara Manzi, neuropsichiatra infantile, illustrerà le ragioni per cui l’autismo resta un disturbo ancora poco compreso nella sua complessità clinica. A Claudia Di Giulio, psicologa e psicoterapeuta, il compito di indagare le difficoltà cognitive e sociali delle persone nello spettro; a Valentina Catapano, terapista della neuropsicomotricità, l’approfondimento sugli aspetti legati alla rigidità comportamentale e alla sensibilità sensoriale. Non mancherà uno sguardo pratico sulle strategie di adattamento ambientale più efficaci, grazie all’intervento del pedagogista Adriano Antonini, che presenterà l’importanza delle strategie visive e della Comunicazione aumentativa alternativa (Caa). Vittoria Sparagna, giovane laureata in Scienze Politiche e persona autistica, offrirà la sua testimonianza sulla percezione di salute e malattia dal punto di vista di chi vive ogni giorno la condizione dello spettro. A concludere i lavori Paola Binetti, neuropsichiatra infantile, con una riflessione sullo stato attuale delle politiche sanitarie legate all’autismo e sulle prospettive future, anche alla luce delle nuove evidenze scientifiche e dell’evoluzione del dibattito pubblico.