Giovanni Paolo II, “un Papa che ha segnato profondamente la Chiesa e la storia del nostro tempo; un pastore e un padre per la Comunità di Sant’Egidio che ne custodisce il ricordo e gli insegnamenti con gratitudine”. Così la comunità di Sant’Egidio ricorda Giovanni Paolo II morto esattamente 20 anni fa, il 2 aprile 2005. “In un mondo ancora diviso dalla guerra fredda”, sottolinea la Comunità invitò “per la prima volta nella storia, il 27 ottobre 1986,ad Assisi, i leader delle grandi religioni mondiali per dialogare e pregare per la pace. Si aprì una nuova stagione di dialogo, che ha portato tanti frutti, aiutando a superare incomprensioni, diffidenze e chiusure”. A partire da quella “storica” giornata, è nato “un movimento di pace di uomini e donne di religioni e culture diverse che ogni anno fino a oggi, hanno continuato a farlo negli incontri internazionali promossi dalla Comunità di Sant’Egidio”. Il primo incontro con la Comunità avvenne nel quartiere romano della Garbatella, il 3 dicembre 1978, in un piccolo asilo dove la Comunità accoglieva i bambini più poveri. Ma poi tanti incontri fino alle periferie del mondo che “instancabilmente” il papa visitò nel corso del suo pontificato. Incontri che la Comunità “ne custodisce il ricordo e l’insegnamento”. Nella chiesa di Sant’Egidio a Roma è venerata la sua icona, dipinta in occasione della sua canonizzazione il27aprile 2014.

Icona San Giovanni Paolo II – Chiesa S. Egidio – Roma