(Strasburgo) “La nuova legislazione, tra cui il Foreign Agents Registration Act e la Law on Broadcasting, adottata oggi dal Parlamento della Georgia, senza le dovute consultazioni pubbliche, fornisce ulteriori strumenti alle autorità georgiane per reprimere il dissenso e rafforzare la politica di repressione. Queste leggi rischiano di stigmatizzare il lavoro degli attivisti civici, minacciare la sopravvivenza della società civile e dei media indipendenti, ridurre le tutele dei diritti umani, limitare indebitamente le libertà fondamentali ed erodere il processo decisionale democratico”. Lo affermano in una nota congiunta l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, e il commissario Kos, a proposito degli ultimi sviluppi nel Paese. “Questi passaggi erodono ulteriormente le fondamenta della democrazia in Georgia. Tali azioni sono fondamentalmente incompatibili con i valori dell’Ue di democrazia, stato di diritto e pluralismo dei media e sono ben lontane da qualsiasi cosa ci aspetteremmo da un Paese candidato” all’adesione. “Avranno un impatto negativo sul percorso della Georgia verso l’Ue. L’adesione a questi valori europei non è negoziabile”. “Il ritorno della Georgia al percorso di adesione all’Ue è completamente nelle mani delle autorità del Paese. L’Unione europea rimane pronta a sostenere le aspirazioni europee del popolo georgiano e tutti gli sforzi verso un futuro democratico, stabile ed europeo per la Georgia”.