Diocesi: Torino, al via domani la “Scuola di Piccole officine politiche (Pop) – La politica che serve”

Prenderà il via domani, a Torino, la terza edizione della “Scuola di Piccole officine politiche (Pop) – La politica che serve” curata dalla Pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Torino. L’iniziativa – si legge in un comunicato – “propone, a chiunque desideri avvicinarsi al mondo della politica per impegnarsi in attività al servizio della comunità, una serie di incontri formativi con amministratori pubblici, docenti e ricercatori universitari, giornalisti ed esperti in tematiche di largo interesse e forte attualità”.
L’inaugurazione del percorso formativo è in programma domani, venerdì 17 gennaio, alle 18 a Palazzo Barolo; previsti, tra gli altri, gli interventi del vescovo ausiliare di Torino, mons. Alessandro Giraudo, del direttore dell’Ufficio nazionale per i Problemi sociali e il lavoro della Cei, don Bruno Bignami, e la professoressa Elsa Fornero.
Previsti poi sei incontri alla Facoltà Teologica di Torino(il primo il 25 gennaio, l’ultimo l’11 ottobre), una due giorni sull’ecologia integrale e la metodologia per l’elaborazione della proposta politica (14 e 15 giugno) e, alla conclusione del percorso formativo, una giornata (il 13 dicembre) dedicata alla presentazione delle proposte formulate dai partecipanti.
“La Scuola di Pop – spiegano i promotori della Pastorale sociale e del lavoro diocesana – si propone come corso di alta formazione per coloro che decidono di spendere parte del proprio tempo per la vita pubblica e alla costruzione del bene comune. Un percorso qualificato e ambizioso, ma non d’élite, per questa iniziativa che – aggiungono – si inserisce nelle attività delle Piccole officine della politica pensate e rivolte a coloro che già manifestano un interesse o un desiderio di impegno pubblico e che sentono la necessità di intraprendere un ulteriore cammino educativo”. Dalla Pastorale sociale e del lavoro diocesana evidenziano inoltre “il nesso speciale che esiste tra fede cristiana e impegno pubblico e, in tal senso, si desidera confermare e approfondire la relazione che esiste tra spiritualità cristiana e impegno politico. La 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, che si è svolta a Trieste lo scorso luglio, ha confermato – come ricordato dai promotori della Scuola di Pop – il desiderio della comunità cristiana di tornare a parlare e fare politica. La dimensione etica e spirituale si incastra con la concretezza della politica, con la sua necessità di dare risposte ai bisogni personali, sociali e comunitari, affinché essa non si trasformi in un parolaio vuoto. E, a tal proposito, vale soprattutto la pena di ricordare che per i cristiani, la forma più alta di carità è proprio l’impegno politico”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Europa