“La crisi di questo nostro tempo è crisi di spiritualità. Occorre riprendere una sorte di agorà permanente, recuperando tutto quello che si rifà al cattolicesimo democratico”. E’ quanto ha detto mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio aprendo la XIV edizione della Settimana della Cultura Calabrese Rende (Cs) introdotta dal promotore Demetrio Guzzardi. Dopo il saluto di Nicola Paldino, il presule della diocesi cassanese, ha risposto alle domande di Rosita Paradiso presidente della sezione cosentina dell’Uciim e di Giuseppe Lavia, segretario provinciale Cisl sul tema “Dopo la Settimana sociale di Trieste, quale visione per la Calabria di domani”. “Oggi, mi preoccupa il fatto che c’è in atto una crisi della democrazia. La Costituzione è a rischio e come Vescovo – ha detto mons. Savino – ho il dovere di dirvelo. E ai cattolici dico di tornare a fare la politica, riportando al centro il bene comune. Sento il peso della crisi della democrazia. Così come, non posso tacere su quanto accade a Gaza, dove sono morti circa 27mila bambini. E rispetto a questo, mi preoccupa la banalità”. Per il presule calabrese dobbiamo “curare la democrazia attraverso processi culturali. E sugli immigrati ci giochiamo la democrazia. È l’ora della corresponsabilità”. Parlando di don Carlo De Cardona, sacerdote cosentino, il vice presidente della Cei ha affermato che fu “innanzitutto un grande mistico, un grande uomo innamorato di Gesù e del vangelo e possiamo capirlo solo se partiamo da questo suo amore. E mentre noi celebriamo la sua economia di comunione e civile, è stato un testimone autentico e credibile”. A proposito, del cammino sui luoghi decardoniani da parte di alcuni studenti liceali che avverrà nei prossimi giorni, mons. Savino ha evidenziato che “interlocutori privilegiati del nostro lavoro sono i giovani che hanno bisogno di questi esempi” perché “i più grandi rivoluzionari della storia sono i mistici, i poeti”. L’incontro è stato preceduto dal conferimento del Premio “Franco Locanto” per la politica come servizio attribuito all’ex senatore Francesco Pistoia, già sindaco di Corigliano Calabro. La figura di Locanto è stata ricordata – con un videomessaggio – dal direttore dell’Osservatore Romano, Andrea Monda sottolineando il ruolo di “servizio” che i cattolici devono avere in politica perché la politica è “un servizio”.