Santa Rita Cascia: monache agostiniane, la festa di quest’anno tra spiritualità e solidarietà verso il Perù

(Foto Agostiniane)

Coniugare spiritualità e solidarietà, per costruire oggi un domani di speranza, partendo dall’ascolto dei bisogni dei più fragili. È questo l’obiettivo con cui, a un mese dalla Festa della “Santa degli Impossibili” del 22 maggio, la Fondazione Santa Rita da Cascia Ets ha avviato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, quest’anno in particolare con destinazione Perù. Si vuole sostenere il completamento dei lavori dell’Auditorium “Beata Maria Teresa Fasce” dell’istituto educativo “San Agustin de Hipona” fondato dai missionari agostiniani nel 2012 nel distretto di San Jeronimo, a Cuzco. “Siamo nel pieno dei preparativi della festa e, come Santa Rita ci ha insegnato, mentre viviamo uno stato di caos mondiale preoccupante, noi continuiamo a fare la nostra parte, aiutando chi ha bisogno – ha dichiarato suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del Monastero e presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia Ets –. Per noi monache spiritualità e solidarietà sono intrecciate e si sostengono a vicenda, per cui ogni anno, con la nostra Fondazione sosteniamo in particolare un progetto di solidarietà. La richiesta di aiuto, questa volta, ci è arrivata dai confratelli agostiniani di Cuzco. Vorremmo portare a termine i lavori del loro auditorium, uno spazio in cui gli studenti, le loro famiglie e tutta la comunità locale possa ritrovarsi, superando traumi e difficoltà, per costruire un futuro più dignitoso per tutti loro”. L’auditorium, incompiuto a causa delle difficoltà post-pandemiche, spiegano le monache in un comunicato, sarà uno spazio polifunzionale dove organizzare seminari, laboratori, incontri di formazione e gruppi di mutuo aiuto, per supportare il diritto all’educazione e all’integrazione sociale degli oltre 300 alunni, delle loro famiglie e dei 32mila rappresentanti della comunità locale, che vivono in un contesto caratterizzato da difficili condizioni: povertà, abuso di alcol e droga, violenza sulle donne, favoreggiamento della prostituzione, tratta dei minori, disabilità, elaborazione di gravi lutti familiari. Inoltre sabato 18 e domenica 19 maggio, nel weekend precedente la Festa, tornano nelle piazze di tutte le regioni d’Italia le “Rose di Santa Rita” (www.rosedisantarita.org), altro evento di sensibilizzazione e raccolta fondi promosso dalla Fondazione per sostenere l’infanzia, con una donazione minima di 15 euro. La Festa entrerà poi nel vivo lunedì 20 maggio, alle ore 10, quando saranno presentate le donne insignite del riconoscimento internazionale “Santa Rita da Cascia 2024”: Cristina Fazzi, Virginia Campanile, Anna Jabbour, presentate dal conduttore televisivo e giornalista Roberto Giacobbo. Si tratta di un premio unico nel suo genere che, dal 1988, viene conferito alle donne di ogni Paese e religione che incarnano i valori ritiani. Sabato 21 maggio, intorno alle ore 17.30, si svolgerà la consegna del premio, accompagnata dal messaggio della priora, e, infine, il solenne transito di Santa Rita. In serata, alle ore 21.30, la Fiaccola della pace e del perdono farà ritorno a Cascia, quest’anno da Enna, seguirà l’accensione del tripode votivo e l’avvio ufficiale dei festeggiamenti 2024. Il 22 maggio, tutta la famiglia ritiana sarà in preghiera durante il pontificale delle ore 11, presso la Sala della pace, presieduto dal card. Robert F. Prevost, prefetto del Dicastero dei vescovi. Al termine della messa, la processione, il tradizionale corteo storico e la statua proseguiranno fino al sagrato della basilica, dove si svolgeranno la supplica a Santa Rita e la benedizione delle rose. Per contribuire www.festadisantarita.org.

 

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