Diocesi: mons. Spina (Ancona-Osimo), “Gesù non sopporta che il nostro cuore diventi una bancarella da mercato”

(Foto: diocesi di Ancona-Osimo)

“Quando si parla dei comandamenti, molte persone pensano che sia l’elenco dei ‘no’, quasi come se gli insegnamenti della Chiesa fossero solo dei divieti, pieni di cose da non fare, imposizioni impossibili da realizzare. Dio ha dato al popolo la legge, perché, attraverso questi insegnamenti, potesse diventare libero e non schiavo di tutte le negatività che esistono dentro di lui”. Lo ha detto l’arcivescovo di Ancona-Osimo, mons. Angelo Spina, nell’omelia della messa presieduta nella cattedrale di San Ciriaco e andata in onda, ieri, su Rai 1.
£Se si osserva ciò che Dio ha detto si diventa veramente liberi di vivere nell’amore di cui parla Gesù; egli, infatti, non ha eliminato la legge, ma l’ha perfezionata, dandoci il comandamento nuovo: ‘Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi’: se si impara ad amare gli altri alla maniera di Gesù non ci sarà nessun problema ad osservare il decalogo”, ha chiarito il presule, citando, poi, S. Agostino: “Ama Dio e fa quello che vuoi”. “Da credenti dovremmo crescere in libertà, scevri dagli obblighi morali senza alcun riferimento a Dio e alcuna interiorità, come ad avere la fede come un soprabito da togliere quando si vuole. Il vero culto è imparare a vivere il precetto dell’amore senza maschere, amando Dio e i fratelli”.
Commentando il Vangelo, mons. Spina ha osservato: “La dimora di Dio non si trova più nel tempio, ma il corpo di Gesù è la vera dimora di Dio. Lui verrà messo a morte, ma il terzo giorno risorgerà. È proprio in forza della sua morte e risurrezione che il nostro cuore, a volte intasato da tante mercanzie, ricolmo di tanti idoli, di cattivi compromessi, profanato da tanti peccati, può essere liberato da ciò che lo sporca e porta via la bellezza. Gesù non sopporta che il nostro cuore diventi una bancarella da mercato, ma vuole che sia il luogo dove Dio abita. Gesù scacciando i mercanti dal tempio lo purifica, fa comprendere agli uomini come deve essere il culto nei confronti di Dio, puro e fedele; nel tempio si deve celebrare solo una liturgia: quella dell’amore”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia