Ucraina: WeWorld, “situazione umanitaria grave, ancora limitato in alcune zone accesso ad acqua pulita e potabile e a cure mediche”

“In Ucraina la situazione umanitaria rimane grave e i bisogni della popolazione sono ancora tanti: l’accesso ad acqua pulita e potabile e a cure mediche è limitato in alcune zone e mancano vestiti caldi per fronteggiare le rigide temperature dell’inverno. Per tante bambine, bambini e adolescenti non ci sono più spazi sicuri dove poter studiare e socializzare”. È quanto testimonia in un comunicato diffuso oggi  “WeWorld”, organizzazione che  assieme ai suoi partner locali, è attiva nelle zone di Kyiv, Kherson, Mykolayiv e Kharkiv per portare aiuto umanitario alla popolazione afflitta dal conflitto. In prossimità delle aree di combattimento, WeWorld sta portando avanti interventi multisettoriali per i più vulnerabili: supporto psicosociale per adulti, bambini e bambine ed educazione e sensibilizzazione sui rischi derivanti da mine e ordigni inesplosi. “A due anni dall’inizio della guerra la popolazione ucraina continua a vivere l’impatto di un conflitto che, ancora, non vede una possibile fine”, spiega Guido Manneschi, responsabile Paese in Ucraina per WeWorld dove in due anni di intervento sono state raggiunte 230.000 persone, di cui il 74% sono donne, bambine e bambini. “Due anni – aggiunge – che avranno ripercussioni sul futuro di un’intera generazione, con bambine e bambini che vivono una quotidianità precaria senza continuità a scuola con la paura dei bombardamenti, uomini che avranno bisogno di aiuto per superare lo stress post traumatico, donne che hanno il peso della cura e della ricostruzione sulle proprie spalle. Il popolo ucraino sta vivendo una crisi collettiva che deve essere fermata, il rischio è che il Paese non riesca più a rialzarsi”.

 

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