Quaresima: mons. Rega (San Marco Argentano-Scalea), “sentiremo fame di verità se faremo digiuno di superbia, orgoglio, parole vane, tempo inutilmente speso”

Mettersi in cammino “sui passi di Gesù, seguendolo, ascoltandolo, consolandolo, sostenendolo negli ultimi momenti della sua vita terrena descritti nei Vangeli che gusteremo con delizia nel tempo quaresimale”. È l’augurio che rivolge ai fedeli il vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Stefano Rega, nel suo messaggio per la Quaresima. Il presule spiega che prima di giungere a “godere i frutti della Pasqua, il Signore ci dona un tempo favorevole, quello quaresimale, attraverso il quale prepararci bene per giungere alla gloria della Risurrezione”. Il tempo quaresimale – scrive mons. Rega – “ci aiuti a riscoprire la bellezza dell’esperienza del deserto”: in questo “tempo di grazia avremo 40 giorni a nostro favore per sperimentare che Dio non ci abbandona in balia della nostra miseria, non ci lascia incustoditi, privi di pane, senza acqua, in preda alla tentazione di rifugiarci in Egitto per tornare a mangiare le cipolle a prezzo della libertà. Il primo modo per sensibilizzare la Quaresima è quello di tornare ad abitare il deserto. Scopriremo nella Parola di Dio il pozzo da cui attingere l’acqua che disseta la nostra sete; la celebrazione eucaristica sarà il nostro pane spirituale che ci dona la forza per continuare a camminare nella via che il Signore ha tracciato”. I Vangeli – sottolinea mons. Rega – “non ci parlano di un Messia eroe, ma di un uomo vero, in tutte le sue conformazioni. La sua fame dopo i quaranta giorni nel deserto dimostra che il cammino quaresimale ci conduce ad una pienezza di umanità. Sentiremo fame, quella di verità, se faremo digiuno di superbia, di orgoglio, di parole vane, di tempo inutilmente speso, di occasioni che ci portano a deviare dalla via evangelica. Affronteremo come Gesù e con Gesù le nostre tentazioni: il peso delle fatiche, l’amarezza delle rinunce, le vie crucis personali e altrui. Sull’esempio di nostro Signore impariamo a vincere le tentazioni con l’ascolto della Parola, con la fedeltà alla preghiera, con la pedagogia del digiuno. La gusteremo in abbondanza, lasciandoci da essa provocare, illuminare, guidare, fortificare”. Come segno di attenzione ad ogni comunità parrocchiale, in occasione del primo anniversario di consacrazione episcopale – il prossimo 18 febbraio – mons. Rega “donerà una lampada che sarà da voi alimentata lungo tutto l’anno dedicato alla preghiera. Essa arderà attraverso l’olio della fede, ci aiuterà a ricordarci che il nostro impegno primario è quello di pregare, come Gesù ci ha insegnato, rivitalizzando lo spazio dell’orazione come luogo di incontro con il Signore”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia