Giubileo 2025: mons. Filippini (emerito Pescia), “dobbiamo essere testimoni di speranza”

(Foto diocesi Pescia)

“Papa Francesco a Natale ha aperto la porta santa del Giubileo e ci ha invitato a farci pellegrini e testimoni di speranza in un mondo confuso e triste che si ubriaca di luci e di rumori, che tenta di colmare il vuoto di senso riempiendosi di beni di consumo ‘usa e getta’ e crede di superare la freddezza della solitudine con una rete di relazioni virtuali, maschere surrettizie di reali lontananze”. Queste le parole di mons. Roberto Filippini, vescovo emerito di Pescia e sostituto di mons. Fausto Tardelli, impegnato nella medesima celebrazione a Pistoia, dette nell’omelia della messa di apertura del Giubileo nella diocesi di Pescia, svoltasi il 29 dicembre nella cattedrale di Maria Santissima Assunta in cielo e di San Giovanni Battista. “Dobbiamo essere testimoni di speranza in un mondo che scaccia le paure di una guerra globale a pezzi, seminagione spietata e crudele di morti e distruzioni e nega l’evidenza di un ambiente avvelenato sempre più invivibile, magari nella fiducia in una intelligenza artificiale, onnipotente panacea a tutti i drammatici problemi dell’umanità, senza mettere in conto il rischio di venirne alla fine dominati e condizionati irrimediabilmente”, ha proseguito il vescovo emerito di Pescia che ha invitato tutti ad usare la parola del Vangelo, definita ingenua, debole e superata già dai tempi di Gesù Cristo. “Cristo ci sta davanti e non dietro alle spalle, perduto nel passato. Egli è l’umanità nuova che alla fine del tempo si manifesterà pienamente ai nostri occhi: perciò ‘Cristo è la nostra speranza’ ( 1Tim 1,1). Egli è la ragione per cui speriamo contro ogni speranza ed è Lui stesso la meta sperata verso la quale siamo protesi con ogni energia, con la mente, l’anima e il cuore: con tutto il cuore! Questa è la speranza certa che non delude”. Durante la celebrazione è stato anche letto un messaggio di mons. Fausto Tardelli: “Non credo che occorra spendere molte parole per dire quanto il nostro mondo e le persone abbiano bisogno di una speranza che non delude, soffrendo per speranze corte, illusorie e infrante. Il Giubileo è l’anno in cui siamo chiamati a riscoprire in Gesù morto e risorto che ci apre alla vita eterna e converte i cuori, la Speranza che non delude, per essere testimoni di essa nel mondo, in particolare in quei luoghi umani dove si soffrire per la povertà, umiliazione, il degrado sociale, l’ingiustizia e il male morale proprio e altrui”. Nella diocesi di Pescia, i luoghi giubilari sono: la cattedrale di Maria Santissima Assunta in cielo e di San Giovanni Battista; la basilica santuario di Maria SS. della Fontenova a Monsummano Terme; la basilica minore di Santa Maria Assunta a Montecatini Terme.

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