Si è svolta ieri pomeriggio la solenne celebrazione di apertura del Giubileo nella diocesi di Grosseto, con la partecipazione di moltissime persone. A differenza del Giubileo straordinario della misericordia, nel 2015, in cui il Papa sancì che ci fossero porte sante in ogni diocesi, stavolta – trattandosi di un Giubileo ordinario – solo a Roma si possono varcare. Nelle diocesi esistono luoghi giubilari per coloro che, per motivi di salute o altro, non possono recarsi a Roma. In particolare, luogo giubilare per eccellenza è proprio la chiesa cattedrale. Ed è lì che mons. Giovanni Roncari, dal 19 dicembre amministratore apostolico di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, ha sancito solennemente l’inizio del Giubileo. Il rito è iniziato però nella chiesa di San Francesco, dove è stata data lettura di alcuni brani della bolla di indizione dell’Anno Santo della speranza. Al termine, ha preso avvio la processione verso la cattedrale. Una volta che i sacerdoti concelebranti (oltre quaranta) e il popolo hanno preso posto in cattedrale, il vescovo, al fonte battesimale, ha invitato i presenti a rivivere la memoria del Battesimo, quindi la messa è proseguita nel modo ordinario. Nella sua omelia, l’amministratore apostolico si è soffermato sul significato della porta sottolineando che “Gesù stesso ne esplicita il senso e il significato affermando che Lui è la porta”.