
“Noi tutti, come popolo di Dio che è in Vicenza, iniziamo con gioia il nostro pellegrinaggio in questo Anno Santo. Sia tempo propizio per un triplice rinnovamento: personale, pastorale e sociale”. Lo ha detto, ieri, nella messa di apertura del Giubileo a livello diocesano, mons. Giuliano Brugnotto, vescovo di Vicenza.
“Iniziamo da noi, dall’accogliere ogni giorno la rinascita iniziata con il battesimo, con la forza rivoluzionaria e creativa del perdono, di Dio e dei fratelli e sorelle”, l’invito del presule, che ha aggiunto: “Abbiamo pensato a qualche pellegrinaggio diocesano, ma vi inviterei a promuovere qualche pellegrinaggio come famiglia nelle chiese giubilari e pure in qualche casa di riposo, nelle comunità che accolgono persone fragili, facendo visita ad una persona ammalata”.
“Possa questo Anno giubilare sostenere il rinnovamento pastorale in tutte le sue espressioni. Le nostre comunità cristiane ritrovino il sapore delle relazioni gratuite, la gioia di accogliere Cristo, la centralità dei poveri. Anche le comunità siano in pellegrinaggio verso nuove mete di ascolto reciproco, di discernimento ecclesiale e di sobrietà delle strutture. Siano davvero comunità in cammino; riformando le antiche tradizioni per renderle parola comprensibile nell’oggi”, ha sottolineato il vescovo.
Infine, “questo Anno doni forza a tutti i credenti e agli uomini di buona volontà impegnati nella costruzione della nostra società perché la vita civile sia ‘civiltà dell’amore’. In un mondo globalizzato le sfide sono più grandi perché tutto è connesso. È facile rassegnarsi alla mediocrità e divenire rinunciatari rispetto ai cambiamenti necessari”. Mons. Brugnotto ha concluso: “Il Giubileo aiuti a credere ancora possibile la pace tra le nazioni; a credere nella promozione della dignità di ogni persona anche di chi ha sbagliato gravemente; a credere in una più equa distribuzione dei beni; a credere nel rispetto del creato; nell’accoglienza degli stranieri”.