Scout: Fse, al campo organizzato dalla Pattuglia nazionale protagoniste 27 ragazze, guide e capo, ucraine

“È stata un’avventura educativa, un servizio rivolto agli altri. Quando si è presentata questa opportunità eravamo in difficoltà a trovare un unico Riparto che ospitasse e che potesse essere disponibile a vivere un’esperienza fantastica. Ma abbiamo messo tutte le nostre forze perché non potevamo dire di no a questa importante opportunità di fratellanza scout con le nostre sorelle ucraine”. Così Laura Anni, commissaria nazionale della Branca Guide dell’Associazione italiana Guide e Scout d’Europa cattolici, sintetizza l’esperienza vissuta nel campo guide svoltosi dal 5 luglio per iniziativa della Pattuglia nazionale.
“Anche questa – ha aggiunto Anni – è stata un’occasione di fare rete e di fare squadra con tutta l’Italia e con tutti i gruppi della nostra associazione presente in Italia. Questo ha permesso da una parte alla branca di creare legami e di mettersi in moto tutti assieme. Dall’altra parte ha permesso alle nostre guide di conoscere tante realtà e di sensibilizzarle su un tema importante e drammatico come la guerra, che conoscono solo attraverso i giornali e sembra distante da loro. Per cui è stata un’avventura educativa ma anche un’occasione di mettersi al servizio degli altri. Tutto in sintonia con i principi del nostro essere scout”.
Il campo si è svolto attraverso l’Italia, da Roma fino a Venezia, passando per Firenze, Bologna e Treviso. “Un campo fatto di incontri, avventura, giochi e scoperta”, si legge in una nota della Fse diffusa oggi. A Roma, non è mancata una visita a San Pietro, dove le guide ucraine hanno potuto assistere al saluto di Papa Francesco e recitare poi l’Angelus insieme.

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