Papa Francesco: ai giovani di Medjugorje, “il vero rimedio alle ferite dell’umanità è uno stile di vita basato sull’amore fraterno”

“In questo momento, nel cuore dell’estate, il Signore vi invita a fare delle vacanze con lui, nel luogo più speciale che c’è: il proprio cuore”. È l’invito contenuto nel messaggio inviato dal saluto del Papa ai partecipanti al Festival dei Giovani, in corso a MedjugorjeMedfino al 6 agosto.  Citando il tema dell’incontro – “Imparate da me e troverete la pace ” – Francesco lo definisce “un invito a muoversi, a non restare fermi, congelati e impauriti davanti alla vita, e ad affidarsi a lui. Sembra facile, ma nei momenti bui viene naturale chiudersi dentro sé stessi. Gesù invece vuole tirarci fuori, perciò ci dice ‘Vieni’. La via di uscita è nella relazione, nell’alzare lo sguardo verso Colui che ci ama davvero”. “Poi, non basta uscire da sé stessi, bisogna anche sapere dove andare, perché ci sono tanti traguardi ingannevoli che promettono un futuro migliore, però ci lasciano nella solitudine di prima”, spiega il Papa, che esorta così i giovani: “Andate dal Maestro per diventare suoi discepoli ed eredi della sua promessa di pace. Prendete il suo giogo che vi farà scoprire la volontà di Dio e vi renderà partecipi del mistero della sua croce e della sua risurrezione. Il giogo di cui Cristo parla è la legge dell’amore, è il comandamento che ha lasciato ai suoi discepoli: amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati”. “Perché il vero rimedio alle ferite dell’umanità è uno stile di vita basato sull’amore fraterno, che ha la sua radice nell’amore di Dio”, la tesi di Francesco: “Camminando insieme con Lui e imitandolo, imparerete da lui. Egli è un Maestro che non impone ad altri dei pesi che lui non porta. Si rivolge agli umili, ai piccoli e poveri perché Lui stesso si è fatto povero e umile. E per imparare, prima di tutto, bisogna essere umili e riconoscere la propria ignoranza e superbia che ci fanno pensare di poter fare tutto da soli e con le nostre forze. Bisogna avere orecchio aperto alle Parole del Maestro. Così si impara il suo cuore, il suo amore, il suo modo di pensare, di vedere e di fare. Ci vuole il coraggio di stargli vicino e di imitarlo”.

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