Garanzia europea infanzia: presentata oggi la “Deep Dive”, “l’assegno unico contribuisce a ridurre l’incidenza della povertà tra le persone minorenni”

L’Unicef, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e la Presidenza del Consiglio dei ministri-Dipartimento per le Politiche della famiglia presentano oggi la “Deep Dive”, un’analisi predisposta per la Commissione europea, che esamina le politiche esistenti al 2021 per prevenire e contrastare la povertà e l’esclusione sociale dei minorenni in Italia. La Deep Dive riconosce nell’Assegno unico e universale per i figli (Auuf), in vigore da marzo 2022, “un importante strumento che contribuisce a ridurre l’incidenza della povertà tra le persone minorenni”. L’analisi evidenzia che “per effetto dell’Auuf l’incidenza della povertà più grave, con linea al 40%, diminuirebbe per le persone minorenni di 3,2 punti percentuali (da 9,5% a 6,3%), molto di più rispetto al complesso della popolazione (da 7,2% a 6,2%), tanto da ridurre il rischio di grave povertà tra le persone minorenni allo stesso livello di quello del totale dei residenti, prima estremamente più alto per le persone minorenni rispetto agli adulti: un elemento certamente positivo in termini di efficacia dell’intervento”. L’Auuf anticipa una strategia di riforma più ampia contenuta nel “Family act” approvata con la legge 7 aprile 2022, n. 32 recante “Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”.
La Deep Dive conferma quanto già ampiamente oggetto di attenzione da parte della programmazione del Piano nazionale degli Interventi e dei servizi sociali e accolto nei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) e nelle azioni di sistema da questo previsti, cioè “il carattere multidimensionale della povertà minorile, che va letta tenendo conto sia di tutte le deprivazioni – in termini di diritti – a cui possono andare incontro i soggetti interessati, sia delle dinamiche che si innescano di generazione in generazione, tramandando condizioni di difficoltà da cui è difficile emanciparsi senza interventi adeguati”.
L’analisi sostiene e valorizza “le strategie di intervento definite nel 5° Piano nazionale di azioni e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2022- 2023”, elaborato dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e approvato con Dpr 25 gennaio 2022, in particolare l’importanza di investire nell’accessibilità equa e sostenibile dei servizi per contrastare la povertà e l’esclusione sociale.

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