Papa in Sud Sudan: suor Balatti (comboniana), “speriamo che la sua visita contribuisca alla pace”

“Da tempo attendevamo la buona notizia della conferma della visita di Papa Francesco in Sud Sudan”. Lo dice suor Elena Balatti missionaria comboniana nella provincia Sud Sudan, parlando con l’agenzia Fides. “È un momento positivo per il Sud Sudan e la visita del Papa e la visita del Papa è legata decisamente alla pace”, afferma suor Elena. “Purtroppo però la guerra in Ucraina tiene tutto il mondo con il fiato sospeso, e sebbene in Sud Sudan vi sia tanto gioia e tante aspettative positive per questa visita, lo spettro della guerra in un’altra zona del mondo, che potenzialmente può avere effetti negativi anche in altri continenti, compresa l’Africa, toglie un po’ della nostra gioia”. “Appena annunciata la visita del Pontefice e degli altri leader religiosi sono fioccati i commenti tra la popolazione – prosegue –. Alcuni hanno ricordato il forte gesto di Papa Francesco che ha baciato i piedi dei leader del Sud Sudan, il presidente Salva Kiir, il capo dell’opposizione che fa ora parte del governo di transizione, Riek Machar, e gli altri membri della delegazione sud-sudanese. Ed ora la gente dice che il Papa viene a vedere quali sono i frutti di quel gesto rivoluzionario”. “Ora – conclude – i nostri capi politici e militari siano all’altezza del compito che il Papa aveva dato loro in Vaticano e delle responsabilità che avevano assunto con il Santo Padre quando avevano promesso che avrebbe fatto del loro meglio per riportare la pace nel loro Paese”.

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