Germania: conclusi i lavori della plenaria dei vescovi. Ucraina in primo piano. Discussioni su cammino sinodale e normative sull’aborto

Nel contesto dell’assemblea plenaria che si è conclusa oggi a Vierzehnheiligen (Bamberga), con la conferenza stampa del presidente Georg Bätzing, i vescovi della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) hanno dedicato molto tempo al confronto sui temi che impegnano il cammino sinodale della Chiesa in Germania: “Abbiamo potuto discutere e riflettere su quali cambiamenti riteniamo necessari per la futura vitalità della Chiesa” e su una serie di temi teologici fondamentali, ha riferito mons. Bätzing, scambi che non hanno portato a “conclusioni, ma che dovrebbero servire a raggiungere una comprensione di fondo”. I vescovi hanno iniziato a confrontarsi anche sul futuro del cammino sinodale, quando dopo la fase deliberativa, si tratterà di dare seguito alle diverse raccomandazioni, a seconda dei temi e degli ambiti di competenza (vescovo locale, Conferenza episcopale e Chiesa universale). “Integrare le istanze”, mantenere vivo “il dinamismo che il cammino ha sollecitato”, “fare in modo che le esperienze di responsabilità condivisa vissute nel cammino sinodale segnino anche la fase di attuazione in modo da rafforzare la sinodalità come orientamento ecclesiologico di fondo”. C’è consonanza tra i vescovi su questi punti anche se, dice il comunicato finale, “nell’attuare le risoluzioni, dobbiamo tenere conto delle differenze tra le diocesi e del fatto che ai vescovi diocesani è la principale responsabilità”.
“Sono grato che il card. Reiner Woelki sia stato qui a Vierteiheiligen, che sia stato coinvolto nell’assemblea plenaria e abbia raccontato come abbia vissuto il tempo sabbatico”, si legge nel lungo testo che riassume l’esito dei quattro giorni di confronto tra i vescovi tedeschi riuniti per l’assemblea di primavera a Vierteiheiligen (7-10 marzo). “Auguro a lui e all’arcidiocesi di Colonia che si riavvicinino e costruiscano ponti di dialogo e comprensione”, cosa che Bätzing si augura possa avere ricadute positive per la Chiesa in Germania. Si attende ancora la decisione di Roma rispetto alle dimissioni presentate dal card. Woelki, ma secondo Bätzing “tutti meritano una nuova possibilità”. Nel confronto tra i vescovi non è mancata l’Ucraina, la pace e la solidarietà a chi fugge dalla guerra (e una pagina di informazioni e notizie è stata aperta sul sito web della Conferenza episcopale) così come l’aggiornamento sui processi di risarcimento delle vittime degli abusi. Si è parlato anche di aborto alla luce del dibattito in corso a livello di governo federale sull’eliminazione del divieto di pubblicizzare l’aborto: secondo le decisioni del governo di questi giorni, non verrebbe eliminato il divieto tout court, ma regolamentato nel contesto della legge sulla pubblicità dei medicinali. I vescovi si riservano di esaminare la nuova proposta ma continuano a “temere che il livello di protezione scenda troppo a scapito della tutela della vita richiesta dalla Costituzione”: la possibilità di abortire “non può diventare la strada normale” per affrontare gravidanze non desiderate.

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