Accoglienza: card. Parolin, no a “fondamentalismo” e “pensiero unico”, rispondere a “nuove sfide”

“La trilogia del magistero di Papa Francesco – Laudato si’, Amoris Laetitia, Fratelli tutti – porta allo scoperto l’emergenza centrale e planetaria di un ethos della responsabilità che appare l’unica via di ricomposizione dell’abitato umano: a tutti i livelli, da quello personale e familiare a quello economico e tecnico, fino a quello politico e religioso”. Lo ha spiegato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, nella sua “lectio” alla Fraterna Domus, per la presentazione della “Cattedra dell’accoglienza” istituita presso la Pontificia Università Lateranense. “La straordinaria espansione dell’individuazione umanistico – ha proseguito il cardinale – è costretta a confrontarsi duramente con effetti di ritorno della disgregazione della comunità, dell’indifferenza per la reciprocità, della perdita della compassione”. Di qui i “cortocircuiti del fondamentalismo e del pensiero unico” e la “predisposizione ad attivare regressioni identitaria, corporative, razziali, perfino religiose, della fraternità umana” . In questo contesto, l’omaggio del segretario di Stato Vaticano, la “Cattedra” che si inaugura oggi, grazie al suo ‘spirito di carità e fraternità e alla “qualità dei soggetti istituzionali che concorrono alla sua attivazione e al suo sostegno” si rivela “una benedizione per tutti” e “promette di offrire un sostegno appassionato e un impulso dinamico, all’interno della stessa istituzione universitaria di ricerca, di insegnamento e di formazione”.

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