Festa della Sacra Famiglia: vescovi ucraini, “non lasciate che la guerra vi rubi l’amore”

“Ci rivolgiamo a te con parole sincere in tempo di guerra, pieno di dolore e tristezza”. “La guerra è terribile, ma la cosa peggiore è quando la guerra ti rapisce e tu appartieni alla guerra. Succede quando smetti di amare”. Un invito a “non lasciare che la guerra vi rubi ciò che è più importante: l’amore e la fiducia reciproca” è il messaggio che i vescovi cattolici latini di Ucraina lanciano oggi nel giorno in cui tutta la Chiesa celebra la festa della Sacra Famiglia di Nazareth. È “l’amore per i parenti e per la Patria” ad aggiungere “forza alla vita” e ad impedire di “entrare nel vortice della guerra per il bene degli altri e per proteggere il diritto alla libertà”. I vescovi rivolgono quindi “un grande grazie” a quanti stanno difendendo il Paese. “Avete lasciato il focolare familiare e lo avete sostituito con il freddo e lo sporco delle trincee”. Il pensiero va poi agli “anziani e malati che non sono stati in grado di lasciare le città bombardate, ma i loro parenti e amici non li hanno lasciati. E quante donne, bambini e genitori si prendono cura dei soldati tornati dal fronte feriti e nonostante gli orrori della guerra il loro amore non si è spento”. Il messaggio rivolge parole di gratitudine anche al clero, ai consacrati e ai laici che nei rifugi e nelle città bombardate hanno mostrato “con il proprio esempio cosa è il vero amore e la cura della Chiesa Madre”. I vescovi ringraziano anche la Chiesa di tutto il mondo per il sostegno ricevuto in preghiera e aiuti umanitari e il Santo Padre che dal 24 febbraio “non ha perso l’occasione per richiamare l’attenzione sull’Ucraina e chiedere aiuto al nostro popolo ogni mercoledì e domenica”. Toccanti le parole con cui i vescovi si rivolgono ai giovani: “Cari figli, cari giovani! Alcuni di voi hanno perso i genitori, che hanno dato la vita in guerra per amore a voi e alla Patria. Sono tutti nostri eroi, che meritano grande onore e gratitudine”. “Sappiamo che molte persone oggi hanno il  cuore indurito dalla guerra e non vedono il significato della vita”, si legge nel messaggio che ci conclude con questa esortazione: “Facciamo appello a tutti i cuori scoraggiati e spezzati: Non abbiate paura di vivere!”. “I vostri parenti, i vostri cari, la Chiesa, l’Ucraina hanno bisogno di voi! Il Signore può e vuole ridarvi la vita, guarire le ferite mentali e fisiche”. “Attingete forza da Gesù, che è la fonte dell’amore e ha vinto ogni male”.

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