Covid-19 e Cina: Cauda (Gemelli), “bene obbligo tamponi in aeroporto. Parola chiave è sequenziamento”

(Foto ANSA/SIR)

Rafforzare i sistemi di sorveglianza, aumentare i sequenziamenti per rilevare nuove varianti del virus Sars-CoV-2, spingere sulle vaccinazioni. Questa, spiega in un’intervista al Sir Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive al Policlinico Gemelli, la strategia per fronteggiare il virus, indipendentemente dal caso Cina, nei confronti del quale afferma: “Grande attenzione ma non allarmismo”. Intanto un’ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci impone l’obbligo di tampone a tutti i passeggeri in arrivo in Italia dal Paese del Dragone.
A preoccupare è la sottovariante XBB.1.5, nota come Gryphon. “Un sottolignaggio con forte capacità immunoevasiva ma che gli attuali vaccini sono comunque in grado di contrastare per quanto attiene le forme gravi di malattia e le ospedalizzazioni”, rassicura l’esperto precisando che anche se l’immunità decade nel corso di qualche mese, oltre agli anticorpi “noi ci difendiamo anche con le cellule, in particolare i linfociti T che mantengono anche nei confronti di Gryphon la capacità di impedire lo sviluppo di forme gravi”. “Sono assolutamente d’accordo sull’obbligo dei tamponi in aeroporto soprattutto per capire che cosa ci sta arrivando addosso: se si tratta di Omicron 5, di BQ.1, di BQ.1.1 o di XBB.1.5. La parola chiave in questo momento è sequenziamento”, dice ancora Cauda.

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