Diocesi: Spoleto-Norcia, mons. Boccardo alla cena di Natale della Locanda della Misericordia. Nel 2022 serviti oltre 15.000 pasti

La sera di Natale, 25 dicembre, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, ha condiviso la cena con le persone che quotidianamente frequentano la Locanda della Misericordia “Ponziano Benedetti”, opera segno della Caritas diocesana. Nei locali di via Cecili a Spoleto hanno preso posto 50 persone – tra cui degli ucraini –, mentre altre 20 hanno ritirato i viveri per mangiarli a casa. Gli ospiti abituali della Locanda hanno avuto come camerieri alcuni ragazzi delle scuole superiori della città; in cucina, invece, c’erano: qualche genitore dei giovani che hanno servito ai tavoli, una ragazza ucraina, due volontari che abitualmente fanno servizio alla Locanda e due che hanno dato la disponibilità per il pasto serale di Natale. La cena è stata realizzata grazie alla generosità di diversi benefattori del territorio diocesano. “Questa cena di Natale – ha detto mons. Boccardo – è solo il momento visibile di una rete discreta che durante l’arco di tutto l’anno, con l’impegno di tanti volontari, dà un volto alla vicinanza che la comunità cristiana assicura a coloro che portano la fatica e il peso dell’esistenza. Grazie all’animazione della nostra Caritas vediamo un fiorire di iniziative di sostegno e di consolazione che punteggiano tutta la nostra diocesi: è la volontà di farsi carico di tante situazioni difficili, conosciute o nascoste nel segreto del cuore, che fanno emergere le fatiche di un tempo che nessuno può affrontare da solo. Il servizio della Caritas – ha concluso il presule – è un contributo alla grande catena di solidarietà che aiuta gli uni a portare i pesi degli altri”. Nel 2022, infatti, sono stati serviti oltre 15.000 pasti. “In questo ultimo periodo la Locanda della Misericordia i pasti forniti fino al 25 dicembre 2022 sono stati oltre 15.000 – ha spiegato il direttore della Caritas diocesana, don Edoardo Rossi –. Tutto questo è possibile grazie alle tante persone, alle parrocchie, agli imprenditori e alle scuole che, in vario modo, ci sostengono”.

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