Ue: Dichiarazione di Porto, impegni su istruzione, ambiente, diritti sociali, giovani, lotta a povertà e discriminazioni

“Con la graduale ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19, la priorità sarà passare dalla protezione alla creazione di posti di lavoro e migliorare la qualità del lavoro, ambiti in cui le piccole e medie imprese (comprese le imprese sociali) svolgono un ruolo fondamentale”, si legge nella Dichiarazione di Porto emersa al termine dal vertice informale odierno dei capi di Stato e di governo Ue. “L’attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali sarà essenziale per garantire la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro per tutti nel quadro di una ripresa inclusiva”. “Metteremo l’istruzione e le competenze al centro della nostra azione politica. Le transizioni verde e digitale offriranno enormi opportunità ai cittadini europei, ma comporteranno anche numerose sfide, che richiederanno maggiori investimenti in materia di istruzione, formazione professionale. […] Allo stesso tempo, i cambiamenti legati alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale, al telelavoro e all’economia delle piattaforme richiederanno un’attenzione particolare al fine di rafforzare i diritti dei lavoratori, i sistemi di sicurezza sociale e la salute e la sicurezza sul lavoro”.
I leader Ue scrivono ancora: “siamo determinati a ridurre le disuguaglianze, a difendere salari equi, a combattere l’esclusione sociale e la povertà, perseguendo l’obiettivo di lottare contro la povertà infantile e di far fronte ai rischi di esclusione cui sono esposti i gruppi sociali particolarmente vulnerabili, quali i disoccupati di lunga durata, gli anziani, le persone con disabilità e le persone senza fissa dimora”. “Intensificheremo gli sforzi per combattere la discriminazione e lavoreremo attivamente per colmare i divari di genere a livello occupazionale, retributivo e pensionistico”. Poco oltre: “daremo la priorità alle azioni a sostegno dei giovani, colpiti molto duramente dalla crisi Covid-19, che ha profondamente perturbato la loro partecipazione al mercato del lavoro e i loro piani di istruzione e formazione. I giovani rappresentano una fonte indispensabile di dinamismo, talento e creatività per l’Europa”.

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