Giovani: mons. Tscherrig (nunzio in Italia), “nella quotidianità Dio potrà scrivere nel vostro cuore nuove domande”

“Ciascuno di noi, cari giovani, ha la propria Nazareth, il luogo della quotidianità, dove tutto sembra uguale e fin troppo conosciuto, ciò che facciamo, le risposte che diamo, le persone che frequentiamo. Ma proprio a Nazareth, nella tua Nazareth, Dio potrà parlarti attraverso un angelo, un incontro, una sorpresa, una novità, e chiamarti a qualcosa di diverso che saprà scrivere nel tuo cuore nuove domande, nuove speranze e nuove sfide da affrontare”. Lo ha detto mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia, oggi pomeriggio, nella veglia di preghiera mariana con i giovani al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata. “Ciascuno di noi ha la propria Gerusalemme, dove rischiamo di smarrire il nostro Dio, come è successo a Maria e a Giuseppe – ha aggiunto -. Ma sarà proprio Gesù ad indicarci la nuova via per non poterlo mai più perdere, per ritrovare ciò che avevamo smarrito o ciò che non avevamo mai ancora cercato. Se avremo voglia, tempo e desiderio di incontrarlo e di parlargli”.
Dall’arcivescovo, nel suo dialogo con i giovani, l’attenziona anche a Cana di Galilea, “il luogo della festa, i momenti trascorsi con gli amici, in cui si dimenticano le tristezze e si cerca l’allegria”. “Ma sarà l’umiltà e la disponibilità di quei servi che riempiono di acqua le giare fino all’orlo, obbedendo al comando di Gesù, a mostraci che la vera gioia non avrà mai fine”. “E oggi, in questo Santuario dedicato a San Gabriele, che con la sua vita giovane, breve ma carica di significato, ha saputo dare risposte alle domande che il Signore gli aveva posto – ha concluso -, chiediamo al nostro cuore di iniziare ad incamminarci in modo consapevole verso il Regno di Dio, ovvero verso la realizzazione della nostra vocazione”.

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