Papa Francesco: ai membri di “Retrouvaille”, la crisi di coppia “non è una maledizione ma un’opportunità”. E “la risposta è prima di tutto accompagnare”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La crisi non è una maledizione, fa parte del cammino, e costituisce un’opportunità. E anche noi, preti e vescovi, dobbiamo andare su questa strada, far vedere che la crisi è un’opportunità. Altrimenti saremmo preti o vescovi chiusi in noi stessi, senza un dialogo reale con le altre persone”. Ne è convinto il Papa, che oggi ha ricevuto in Aula Paolo VI i membri dell’Associazione “Retrouvaille”. Sempre, ha spiegato Francesco, “c’è la crisi nel dialogo reale. Ma per essere credibili bisogna averlo sperimentato”. Voi “siete stati in crisi, siete stati feriti; grazie a Dio e con l’aiuto dei fratelli e delle sorelle siete guariti; e avete deciso di condividere questa vostra esperienza, di metterla al servizio di altri. Grazie di questo perché è un gesto che fa crescere, fa maturare le altre coppie”.
Il Pontefice ha quindi richiamato un’altra parola chiave nella pastorale familiare: “accompagnare”; una delle più importanti nel processo sinodale sulla famiglia del 2014-2015, da cui è uscita l’Esortazione Amoris laetitia. “Questo riguarda naturalmente i pastori, fa parte del loro ministero; ma coinvolge in prima persona anche i coniugi, come protagonisti di una comunità che ‘accompagna’. La vostra esperienza ne dà una testimonianza specifica”. Di fronte alla realtà di tante coppie in difficoltà o già divise, “la risposta è prima di tutto accompagnare”.
La crisi, ha sottolineato ancora il Papa, “fa parte della storia della salvezza. E la vita umana non è una vita di laboratorio o una vita asettica… come immersa nell’alcol perché non ci siano cose strane… La vita umana è una vita in crisi, una vita con tutti i problemi che vengono tutti i giorni. E poi quell’uomo, che era Gesù, quel Viandante si ferma a mangiare con loro, rimane con loro: perde tempo con loro. Per accompagnare, perdere tempo e non continuare a guardare l’orologio. Accompagnare vuol dire ‘perdere tempo’ per stare vicino alle situazioni di crisi. E spesso ci vuole molto tempo, ci vuole pazienza, rispetto, ci vuole disponibilità… Tutto questo è accompagnare. E voi – ha concluso – lo sapete bene”.

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