Diocesi: mons. Seccia (Lecce), “la Chiesa è comunione, partecipazione, missione”

“La Chiesa-comunione è opera di Dio, ma è anche nostra responsabilità: infatti, non vi è autentica unità se non si rispettano e valorizzano le sensibilità di ciascuno, se non se ne riconoscono i carismi e i doni e se la varietà dei ministeri non si pone a servizio dell’unità ecclesiale”. Lo ha detto mons. Michele Seccia, arcivescovo metropolita di Lecce, nell’omelia della messa per l’anniversario della dedicazione della cattedrale e del Giubileo oronziano dei sacerdoti. “Questa nostra cattedrale, costruita nel tempo per l’opera di molte mani ed edificata con pietre differenti e con stili diversi, costituisce una armonica unità – ha proseguito -. Allo stesso modo, la nostra Chiesa sia armonia d’amore nello Spirito Santo”.
Ma la Chiesa è anche “partecipazione” e “noi sacerdoti dobbiamo dare l’esempio, vivendo i momenti di formazione e di spiritualità e accogliendo i fedeli, stimolandone il coinvolgimento, ascoltando le loro istanze e lasciando che essi stessi assumano iniziative volte a rendere presente il Vangelo nelle realtà del mondo. Il cammino di partecipazione è lungo, a volte impervio, ma è l’unico itinerario possibile per testimoniare il Vangelo”.
Infine, ha osservato mons. Seccia, “la Chiesa è missione. Il Santo Padre ci ha ricordato che la Chiesa vive per annunciare Cristo e che tutta la sua attività e vita, tutte le sue strutture ed iniziative devono essere orientate a questo annuncio. Pertanto, tutto ciò che non profuma di Vangelo, non irradia la gioia di sentirsi servitori della causa del Regno o è persino di ostacolo alla testimonianza cristiana va purificato e, in alcuni casi, eliminato” perché “le incrostazioni nell’ambito della vita ecclesiale possono rovinare la fulgida testimonianza di fede”.

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