Funerali Daniele De Santis: mons. Seccia (Lecce), “nessuno può farsi giustizia da solo”, colpevole “si costituisca”

(Foto ANSA/SIR)

“La nostra vita dipende da come la viviamo, dai valori in cui crediamo, da ciò per cui sentiamo di impegnarci”.  Lo ha detto mons. Michele Seccia, vescovo di Lecce, nell’omelia pronunciata a braccio celebrando i funerali di Daniele De Santis, ucciso la sera del 21 settembre scorso con la fidanzata a coltellate nel palazzo in cui abitavano. “Anche nello sport, anche nello stare insieme con gli altri, anche nelle relazioni che possono variare ma, se non rispettiamo la dignità della persona umana, immagine e somiglianza di Dio, vince la concorrenza, la competizione che però non deve mai arrivare a gesti del genere. Mai!”, ha esclamato il presule: “Gesti che diventano, lo dico davanti al Signore, ancora più disonorevoli per chi li compie se poi non trova in sé il coraggio di abbandonarsi alla giustizia: nessuno può farsi giustizia da solo”. “Ecco perché dobbiamo continuare a pregare per Daniele”, l’invito del vescovo: “Perché proprio la violenza di questa morte possa diventare speranza eterna. Perché Dio solo conosce il cuore, non siamo noi a dover giudicare. Ma è la misericordia di Dio che deve contare, è il capire veramente che anche la concorrenza nel gioco come nelle relazioni, se è leale è degna dell’uomo; se non è leale è degna dell’inferno”. “Chiediamo a Dio ravvedimento e coraggio per chi ha commesso questo atroce delitto, ché si consegni, si costituisca”, ha concluso mons. Seccia.

 

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