Ru486: Casini (Mpv), “portare lo sguardo della società sul concepito” che “è uno di noi”. “Consultori siano a servizio della vita nascente”

“La mentalità abortista si basa sostanzialmente sul rifiuto dello sguardo sul concepito ed è invece a questo sguardo che il Movimento per la vita italiano ha il compito di portare tutta la società collaborando con tutti coloro che vogliono andare nella stessa direzione”. Lo afferma in una nota Marina Casini Bandini, presidente del Movimento, ribadendo che il concepito, è “uno di noi”, ed è “fondamentale liberare la donna dai condizionamenti che la inducono all’aborto e far emergere la profonda alleanza tra la donna e la vita nascente”.
In questa prospettiva, sostiene, “diventa sempre più urgente sollecitare i presidenti delle Regioni a che sia rispettato il ruolo dei consultori familiari affinché siano posti chiaramente, unicamente e inequivocabilmente a servizio della vita nascente e della maternità”. E i Cav (Centri di aiuto alla vita), “grazie alla loro più che quarantennale esperienza, possono essere un modello” per il loro funzionamento.
Casini Bandini sottolinea che la “forzatura” sui consultori è “frutto esasperato di quella cultura radicale che già nella 194 ha reso ambiguo il servizio dei consultori a favore della vita”; eppure, assicura, “per quanto toccati dalla logica abortista i consultori sono pensati nella stessa legge come luoghi dove l’aborto non si fa”. Anzi, secondo la legge istitutiva dei consultori richiamata dalla legge 194, essi hanno il compito di tutelare “la salute della donna e del prodotto del concepimento”.

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