Migranti: don La Magra (parroco Lampedusa), “pronti a difendere chi salva le persone e i più deboli”

Don La Magra in una foto di repertorio

La nave della Sea-Watch è di nuovo in mare per i salvataggi: “Siamo pronti a tirare di nuovo fuori il sacco a pelo…”. Risponde con una battuta don Carmelo La Magra, parroco di San Gerlando a Lampedusa, ad una domanda sulla ripresa delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale da parte della Ong che lo scorso anno, con la comandante Carola Rackete, forzò il blocco causato dalla politica dei porti chiusi. “Proprio un anno fa, in questo periodo, iniziammo a dormire con i sacchi a pelo sul sagrato della Chiesa per protesta – ricorda al Sir don La Magra –. È stata un’estate particolare, non so se ci sono le condizioni per ripetere quelle sventure. Speriamo di no, perché sono cambiati gli atteggiamenti ma non sono cambiate le leggi. Noi comunque siamo pronti a difendere sempre chi salva le persone e i più deboli, migranti o lampedusani che siano”. In questi ultimi giorni sono sbarcate in autonomia a Lampedusa circa 600 persone.

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