Pedofilia: don di Noto (Meter), “rifiutiamo gli Erodi e rinneghiamo ogni forma di violenza”

“Gli Erodi li rifiutiamo e rinneghiamo ogni forma di violenza. Non li vogliamo questi empi Erodi. Ma ci sono e ci siete e nessuna ragione culturale, sociologica, antropologica, filosofica può farli accettare e tollerare”. Lo ha affermato questa mattina don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente di Meter, durante le messe per i Santi Innocenti che ha celebrato nelle parrocchie S. Giovanni Battista e Madonna del Carmine di Avola di cui è parroco.
“C’è un male scelto, voluto, desiderato, strutturato, criminale che non risparmia neanche i piccoli, gli indifesi, coloro che per la loro impossibilità e capacità – di fatti impossibilitati – non chiederanno mai aiuto, immaginate i neonati”, ha osservato il sacerdote, secondo cui “l’impegno è contrastare il male con il bene, perché tanto bene è in opera”. “Dobbiamo saper vedere, scorgere la loro presenza, quella dei piccoli, non utilizzare i piccoli, quindi servircene, ma servire i piccoli”, ha ammonito don Di Noto, per il quale si tratta di un’“alta vocazione della Chiesa e di qualunque società umana. Non sempre, non sempre è così”. Bisogna “proteggere, custodire e continuare a proteggere e custodire, come Giuseppe, il padre di Gesù”, ha proseguito il presidente di Meter, sottolineando che “un bambino amorevolmente accudito, difeso, protetto e amato è speranza per tutti, per oggi e per domani. Difendere le madri e i loro bambini è alta vocazione di tutti i Giuseppe del mondo, dei padri. Di anche noi padri e pastori nella fede”. “Vieni in nostro aiuto Signore, vieni”, l’invocazione del sacerdote: “Liberaci dai nemici, difendici dagli aggressori. Insidiano, tramano, trafficano, rapiscono, uccidono, abusano. Annientano da corrotti famelici senza cuore, inumani e disumani sono contro i tuoi piccoli, i tuoi prediletti. I tuoi ‘pargoletti’ che con i loro lamenti di dolore dovrebbero stordire i benpensanti, e denunciano la nefandezza del male”. “La strage degli innocenti”, ha concluso, invece “continua ed è intollerabile, mai condivisibile. Una strage che scuote le coscienze di chi ama la vita e la vuole proteggere fin dal suo concepimento”.

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