Beni culturali: Monreale, al via progetto con la Cei per l’inventario e l’informatizzazione. Mons. Pennisi, “impegno per recupero del nostro patrimonio”

“L’identità culturale della nostra diocesi è costituita dalla sua storia, dai suoi santi, dalle sue tradizioni, dai suoi monumenti a partire dalla nostra cattedrale, dai monumenti ma anche dai beni culturali, artistici e storici mobile”. Così l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, ha presentato stamani online il nuovo progetto di inventario e informatizzazione delle opere d’arte e di tutti gli oggetti sacri delle chiese dell’arcidiocesi di Monreale. A condurlo, l’Ufficio diocesano dei Beni culturali ecclesiastici, con i fondi per due terzi dell’8xmille alla Chiesa cattolica e per un terzo della diocesi. Le opere d’arte e tutti gli oggetti sacri di circa 200 chiese dell’arcidiocesi di Monreale, entro due anni, faranno parte dell’inventario informatizzato dei beni culturali mobili.
Due le ragioni – spiega il presule – che hanno condotto all’inventariazione informatizzata dei beni mobili: Un obbligo giuridico derivante dal diritto canonico che obbliga ogni ente ecclesiastico ad avere e ad aggiornare l’inventario dei propri beni dal punto di vista quantitativo e qualitativo; una necessità e utilità pastorale che consente interventi di tutela, restauro, conservazione, valorizzazione del patrimonio culturale in collaborazione con l’assessorato competente e la Soprintendenza per mostre, attività catechetica, utilizzazione da parte degli insegnanti di religione cattolica e di studiosi, creazione di un data base unico nel sito della Cei”. Secondo l’arcivescovo, si tratta di “un impegno che bisogna affrontare per il recupero e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale”.

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