Terremoto Centro Italia: Spoleto-Norcia, Caritas sempre vicina alle popolazioni terremotate

Prosegue la vicinanza della Caritas di Spoleto-Norcia alle popolazioni ferite dal sisma del 2016 con progetti a sostegno del commercio, dell’agricoltura, del terziario in genere, di famiglie e singoli. Tanti i comuni del cratere coinvolti nei progetti della Caritas di Spoleto-Norcia: Arrone, Cascia, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Polino, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spoleto e Vallo di Nera. “Granelli di Senape” è uno dei progetti attivi dal 2017 ed è finanziato dalla Caritas della diocesi di Bolzano-Bressanone, gemellata con quella di Spoleto-Norcia dal 2016. L’obiettivo è sostenere i settori dell’agricoltura-allevamento, dell’artigianato e del commercio-ristorazione, ma anche famiglie e singoli in difficoltà economica. Il contributo erogato può arrivare ad un massimo di 7.500 euro. La dotazione iniziale era di 350.000 euro; il residuo ancora a disposizione è di circa 90.000 euro. 56 sono state finora le domande presentate: 48 accolte, 3 ritirate e 5 respinte. “Il dopo è già adesso: terremoto e Covid-19, emergenza nell’emergenza” è invece un progetto ai nastri di partenza, finanziato con i fondi della colletta nazionale che Caritas Italiana organizzò in occasione dei terremoti del Centro Italia del 2016. Alla Caritas di Spoleto-Norcia è stato assegnato un budget di 95.000 euro. Tale progetto è stato pensato in riferimento alla doppia emergenza terremoto-Covid-19: nella zona del cratere del sisma, infatti, sono emerse particolari difficoltà delle imprese del settore terziario nel riprendere le attività, con conseguente rischio di riduzione della forza lavoro o addirittura di chiusura. L’iniziativa è pertanto rivolta al settore terziario: bar, ristoranti, piccoli agriturismi, negozi, luoghi di divertimento/intrattenimento, agenzie di viaggio. Il contributo può arrivare ad un massimo di 5.000 euro. Da don Edoardo Rossi, direttore della Caritas diocesana, arrivano i ringraziamenti a Caritas Italiana e a quella di Bolzano-Bressanone: “Attraverso la carità nascono dei profondi legami di amicizia. Come Caritas impegnata nella zona del cratere cercheremo di mettere sempre di più al centro della nostra azione la ri-edificazione della comunità, morale e materiale, per avviare quei segni di riscatto e speranza tanto desiderati dalle persone e troppo affossati dalla burocrazia. Il Covid-19, poi, ha aggravato la già precaria situazione dei terremotati e, purtroppo, ha reso precaria anche quella dei non terremotati. Per informazioni per accedere ai progetti, Caritas diocesana: 0743 220485; 353 4058960.

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