Sud Sudan: Barnaba (delegato governo), “crediamo che lo sviluppo possa nascere dal dialogo”

“Crediamo che lo sviluppo possa nascere dal dialogo”, dichiara Benjamin Barnaba, delegato del governo della Repubblica del Sud Sudan, durante la conferenza oggi a Roma per illustrare l’accordo per il cessate il fuoco nel Paese, raggiunto grazie anche il contributo della Comunità di Sant’Egidio. “Il dialogo – aggiunge – dovrebbe e deve essere l’unico modo per risolvere le differenze in qualsiasi Paese”. Il rappresentante del governo ha ricordato le parole del Santo Padre che ha spinto le parti a concentrarsi su ciò che li unisce e non su quello che li divide. Per il prossimo incontro, fissato il 30 novembre, “sono stati decisi i temi sui quali le due delegazioni si confronteranno. Dal federalismo alla carta costituzionale alla riforma del settore della sicurezza”, fa sapere Paolo Impagliazzo, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio. Il generale Thomas Cirillo Swaka, leader della South Sudan opposition alliance, più volte ha usato il termine “milestone”, pietra miliare, per definire i passi compiuti e quelli previsti a novembre. “Durante il negoziato – afferma – la discussione è stata molto fruttuosa e obiettiva. Crediamo che sia possibile creare un dialogo. L’impegno del governo e delle opposizioni dà speranza”. Fra i temi al centro della dichiarazione dei principi vi è il libero accesso delle agenzie internazionali nel Paese, l’immediato disarmo dei civili, la ricostruzione dei villaggi. “Tante voci sulle quali le due parti si sono accordate e li impegnano verso un traguardo positivo”, commenta Impagliazzo.

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