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Giorno della memoria: von der Leyen, Michel, Sassoli, “Olocausto tragedia europea. Difendere dignità umana e uguaglianza di tutti gli esseri umani”

(Bruxelles) “Settantacinque anni fa le forze alleate liberavano il campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, ponendo così fine al crimine più odioso della storia europea: lo sterminio pianificato degli ebrei in Europa. Sei milioni di bambini, donne e uomini ebrei sono stati assassinati, insieme ad altri milioni di innocenti, tra cui centinaia di migliaia di rom, perseguitati per la loro appartenenza etnica. Il prezzo è stato indicibilmente alto, ma non potrebbe esserci trionfo più simbolico e più grande sul nazismo del commemorare questa vittoria in Israele”. Lo scrivono, in un dichiarazione congiunta, Ursula von der Leyen, Charles Michel, David Maria Sassoli, rispettivamente presidenti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo, in vista del 75° anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau. “Il revisionismo e la mancanza di istruzione minacciano la comune comprensione dell’unicità della Shoah, necessaria per tradurre, ora, il nostro grido ‘Mai più!’ in azioni concrete. Con la nostra partecipazione all’incontro di oggi tra i capi di Stato e di governo a Gerusalemme, uniamo le nostre voci a quelle di chi intende fermamente impedire a estremisti e populisti di varcare indisturbati ogni linea di demarcazione, mettendo in discussione – ancora una volta – la dignità umana e l’uguaglianza di tutti gli esseri umani”. L’Olocausto, affermano i tre responsabili Ue, “è stato una tragedia europea, un punto di svolta nella nostra storia, e il suo retaggio è ormai intessuto nel Dna dell’Unione europea. Ricordare la Shoah non è fine a se stesso. È una delle pietre angolari dei valori europei: un’Europa che ponga l’umanità al centro, tutelata dallo Stato di diritto, dalla democrazia e dai diritti fondamentali”.

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