Diocesi: Napoli, nasce il Premio internazionale “Pellegrini di pace”

(Foto arcidiocesi di Napoli ramo Ets)

L’arcidiocesi di Napoli ramo Ets e l’Augustissima Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti uniscono le forze per dare vita a un progetto di grande respiro internazionale: la nascita del Premio internazionale “Pellegrini di pace”, un’iniziativa che affonda le sue radici nella tradizione cristiana e nella vocazione storica della città di Napoli come crocevia di popoli, culture e religioni.
La presentazione del Premio, che si è tenuta questa mattina nei locali della curia di Napoli, è il frutto di un accordo sottoscritto dal card. Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, e dal primicerio dell’Arciconfraternita, Giovanni Cacace, con l’obiettivo di promuovere una cultura della pace attraverso il riconoscimento e il sostegno concreto a persone, associazioni e istituzioni impegnate nella costruzione della giustizia e del dialogo nel mondo.
Nel solco dell’insegnamento di Papa Francesco e in continuità con la visione pastorale di Papa Leone XIV e del card. Battaglia, il Premio vuole rendere Napoli un luogo simbolico e concreto della pace: una città che, grazie alla sua storia millenaria fatta di accoglienza, resistenza alle ingiustizie e protagonismo delle comunità, è pronta a diventare spazio di dialogo e faro internazionale per gli operatori di pace.
“C’è un’architettura della pace, dove intervengono le istituzioni, e c’è un artigianato della pace che chiama ciascuno di noi a esserne costruttore nei gesti quotidiani”, ha dichiarato il card. Battaglia. Questo Premio rappresenta proprio questo: un’opera collettiva e quotidiana di costruzione del bene comune, che nasce nei territori, nelle relazioni, nell’ascolto e nella cura.
Il Premio internazionale “Pellegrini di Pace” sarà assegnato annualmente, a partire da dicembre 2025, a tre figure di rilievo internazionale – senza distinzioni di cultura o religione – che si siano distinte per il loro impegno nel “promuovere la risoluzione pacifica dei conflitti; diffondere la cultura della pace e del dialogo; testimoniare, con gesti concreti, la sacralità della vita umana; costruire ponti tra culture, popoli e fedi in un’epoca segnata da tensioni e divisioni”.
Per la realizzazione del Premio è stato istituito un Comitato promotore, presieduto dal card. Battaglia, che avrà il compito di definire linee guida e selezionare i candidati. Sono stati istituiti anche un Comitato scientifico, composto dalla società civile napoletana e diretto da Nino Daniele, e una Segreteria generale affidata a don Gennaro Matino.
Questa iniziativa rappresenta la prima tappa di un più ampio percorso che vede l’arcidiocesi di Napoli, con il suo programma che pone al centro le persone che vivono in condizione di povertà, e l’Arciconfraternita dei Pellegrini, impegnate insieme nella costruzione concreta della pace come valore fondante della convivenza civile.

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